Matteo Donati in settimana si opera al gomito destro. Si ferma per un po’, ma vuole risolvere il problema e tornare a giocare come sa, senza l’incubo del dolore al braccio.
Dal profilo Facebook del Matteo Donati fan club ho estratto questa sua dichiarazione: “Ho provato a stare a riposo, a fare dei trattamenti, ho consultato più specialisti, ho avuto pazienza, ho cercato di non abbattermi, ho sempre pensato che la soluzione non fosse lontana. Finora, però, non siamo riusciti a venirne a capo. Per questo, insieme alla mia famiglia e al mio team, dopo aver valutato bene tutte le opzioni e cercando un equilibrio tra le esigenze del mio fisico e la voglia di tornare in campo prima di subito, ho deciso di sottopormi a un’operazione, per dare a questo problema una soluzione spero definitiva. La prima settimana di Wimbledon (questa, ndr) sarà quella in cui metterò il mio gomito destro e il mio futuro nella mani di un chirurgo per il quale nutro grande stima e che ha la mia fiducia; l’operazione avrà luogo a Roma. Seguiranno aggiornamenti sull’esito dell’operazione e sull’andamento della riabilitazione. Voglio tornare in campo presto, ma soprattutto nel pieno delle mie possibilità fisiche. Non sarà un gomito a fermarci!”.
Da queste parole del 3° tennista alessandrino ‘all time’, attualmente n. 351 ATP, si evincono la ferrea volontà di tornare a giocare, più forte di prima, e la serenità, condita da un po’ di amarezza, con le quali affronta i ferri del chirurgo. Ma ormai la sofferenza era troppa e alcune soluzioni tentate non hanno risolto il problema. Per la cronaca, Matteo ha giocato l’ultima partita ufficiale il 20 maggio, 1° turno di qualificazione al Roland Garros (ritiro al 3° set contro il bielorusso Ignatik), mentre l’ultima vittoria risale al 4 aprile (67 76 62 a Couacaud) negli ottavi di Sophia Antipolis (Francia).