Ha perso la finale del Challenger di Napoli (106.500 € + H., terra), il nostro Matteo, la prima della sua storia ATP, ma l’obiettivo raggiunto lo rimbalza in avanti di 108 posizioni, dal n. 355 al n. 247 al mondo, classifica ‘top’ in carriera. Con parecchi vantaggi per l’immediato futuro, visto che con questa posizione di classifica potrà evitare le qualificazioni in tornei importanti, che prima era costretto a giocare con notevole dispendio di energìe fisiche e nervose. Il ventenne alessandrino, nipote del famoso vignettista ‘Bort’ (Le ultime parole famose su ‘La settimana enigmistica’) è stato battuto 6-2 6-1 dallo spagnolo Daniel Munoz-De La Nava, passato con questa vittoria dal n. 199 al n. 145 ATP, ma in semifinale aveva superato 7-5 6-2, in un derby azzurro, Marco Cecchinato, n. 149. Adesso Donati è a pieno titolo nell’élite del tennis italiano: scorrendo la classifica ATP risulta il tredicesimo tennista italiano del momento. Mica poco.
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