dialessandria.it - no photo
dialessandria.it - no photo

Una sfida infinita, quella fra Matteo Donati e Stefano Napolitano. Nei professionisti si sono incontrati due volte vincendo 1 volta a testa, ma la loro amicizia-rivalità è iniziata da bambini, quando l’alessandrino e il biellese si contendevano la vittoria dei tornei giovanili ritrovandosi sempre in finale, Coppa Lambertenghi compresa, vinta una volta a testa, e facevano ‘piazza pulita’ nei campionati a squadre italiani, vincendo in coppia, quasi ogni anno, il titolo di categoria. Si allenavano insieme, giocavano per lo stesso circolo, la Canottieri Tanaro di Alessandria, con lo stesso capitano non giocatore, Roberto Marchegiani, allora maestro di Matteo, mentre Stefano veniva svezzato dal padre Cosimo, ex prima categoria.
Una carriera parallela e molto simile, nella quale hanno giocato il doppio insieme fino ad un paio di anni fa. In classifica ATP Donati ora è 205 al mondo in singolare e 366 in doppio, ma il suo top-ranking è 159 in singolare e 231 in doppio, con un prize-money complessivo (premi vinti da ‘pro’) di 335.862 $
Napolitano invece è 199 ATP (singolare) e 182 (doppio, best-ranking), ma in singolare è arrivato al n.152, per un prize-money totale di 369.190 $

La sfida, impietosa visto che sarà il primo turno di qualificazioni degli Australian Open, primo ‘Slam’ del 2019, si giocherà domani alle 3.55 italiane, corrispondenti alle 13.55 locali. Chi vince proseguirà nel tabellone di qualificazione, inseguendo il sospirato approdo al tabellone principale, che verrà sorteggiato giovedì 10 gennaio.

Per la cronaca, da quest’anno gli Australian Open introducono il super tie-break, sulla scia degli US Open. In cosa consiste la regola?
Ecco: negli Usa il set decisivo (5° per gli uomini, 3° per le donne) prevede il ‘tie-break classico ai 7′ sul 6-6. Gli inglesi hanno annunciato che a Wimbledon adotteranno il tie-break classico, ma sul 12-12.
Gli australiani lo faranno sul 6-6, ma sarà un super tie-break ai 10 punti. Restano fedeli al passato i francesi, che al Roland Garros mantengono il set finale senza tie-break.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.