Con i giocatori in vacanza e le società al lavoro per migliorare le rose a disposizione, è il momento di seguire il mercato e di ‘leggere’ i numeri del campionato. Tali numeri non sono tutto, è vero, però dipende molto da cosa si guarda e da come si guarda, cioè che valutazioni si fanno in merito a situazioni ‘reali’. In un periodo molto denso di notizie sui ‘social network’, dove ognuno scrive in libertà, spesso nascosto dietro identità fittizie, dando spazio a fantasia e a desideri mal celati, ecco che bisogna partire dalle certezze.
MERCATO – Intanto va detto che il limite di 16 giocatori ‘senior’ (nati fino al 31-12-93) in ogni squadra non può essere superato, salvo pagamento di salate multe, e quindi se si vuole un giocatore di quell’età bisogna prima cedere uno dei 16 in rosa. Il numero dei giovani (nati dal 1° gennaio 94) utilizzabili è illimitato, e qui si inseriscono le possibilità di mercato dell’Alessandria, visto che i desideri del tecnico Piero Braglia sono di “non toccare la rosa”. Quindi se arriva qualcuno, sarà un giovane, salvo imprevisti clamorosi.
Infatti il ds Magalini, intervistato da “L’Orso in diretta” di RVS, ha spiegato che “il mister ha chiesto al presidente e a me di non toccare questo gruppo, perché nutre grande fiducia in questi giocatori con cui ha lavorato sino ad ora. Ha espressamente chiesto di lasciarlo lavorare con questi elementi, perché è con questi ‘uomini’ che si può raggiungere il traguardo che tutti vogliamo”.
NUMERI – Dopo 21 partite l’Alessandria comanda nettamente: i 50 punti in classifica (14 v.-5 p.-1 s.), che significano +9 in media inglese, sono ben al di sopra della media della Lega Pro, dove la Cremonese, seconda a 45 punti, sarebbe prima negli altri due gironi, dove guidano Venezia (gir. B, 42), Matera, Juve Stabia e Lecce (gir. C, 43). Dunque il risultato delle squadre ‘top’ è simile nei tre gironi, ma è l’Alessandria ad aver fatto una stagione fin qui ‘sopra le righe’.
Anche i merito ai gol l’Alessandria domina: ha il secondo attacco (43) dietro il Matera (47) e davanti alla Cremonese (42), ma sono le uniche tre squadre in categoria che hanno segnato più di 40 reti, mentre il Venezia, capolista nel B, ha segnato solo 29 volte.
La difesa grigia è la migliore con 15 reti subite, davanti alle 16 di Fidelis Andria e Catania e alle 17 di Venezia e Lumezzane. Ma complessivamente in Lega Pro, su 60 squadre, solo 11 hanno subito meno di 20 gol, e l’Alessandria è l’unica del girone A.
E pure riguardo all’imbattibilità, caduta venerdì 30 dicembre a Livorno, va detto che i paragoni europei la danno vinta ai grigi, che hanno giocato 20 partite senza perdere, mentre il Real Madrid capolista ha giocato 15 volte (11 vinte e 4 pari) e l’Hoffenheim (5° a -11 dal Bayern) ha vinto solo 6 gare pareggiandone 10. Quindi il record, per quello che conta, andrebbe valutato alla 21^ giornata di Liga e Bundesliga, e i 50 punti attuali dei grigi sono complessivamente migliori dei 37 degli spagnoli o dei 28 dei tedeschi.
Nelle cinque o sei gare che mancano, infatti, tali club potrebbero perdere, mentre la situazione dei grigi alla 21^ resta così.
Detto questo, appare chiaro come in casa Alessandria ci sia ben poco da correggere, ed è fin troppo chiaro il messaggio di Braglia, che vuole tenersi stretti gli uomini che sono arrivati fin qui, un grande gruppo del quale si fida.
Quanto agli avversari, che inseguono e devono recuperare, forse faranno più mercato dei grigi ma poi bisognerà valutarne gli effetti sul campo, giudice unico e definitivo.
Credo sia inutile, quindi, aspettarsi da patron Di Masi i botti di gennaio, salvo necessità impellenti.