E se fosse che l’Alessandria ha vinto a Pontedera? E’ successo davvero, e l’interesse durerà fino alla fine. L’Alessandria ce l’ha fatta, espugnando 2-1 un campo dove non perde da quasi 33 anni, però gli incroci dell’ultima giornata e il regolamento danno una mano al ‘biscotto’ anti-grigi. Perché? E’ presto detto. L’ultima giornata proporrà Alessandria-Albissola, Lucchese-Pontedera e Cuneo-Pro Patria. Detto che i grigi devono vincere, con l’Albissola salva, per sperare nei playoff, il discorso cade sui playout, che si giocano se fra le due contendenti, ultima e penultima, ci sono fino a 8 punti di differenza. Ultima è la Lucchese a 17 punti, penultimo il Cuneo a 23, e il gap è di 6 punti. Ammesso che i cuneesi battano la Pro, che è stabile ottava senza possibilità di variare la posizione, andrebbero a 26 punti. Ed è chiaro che se la Lucchese perdesse retrocederebbe, lanciando il Pontedera ai playoff. Ma con 1 punto i rossoneri toscani salirebbero a 18 punti, e la differenza di otto lunghezze obbligherebbe allo spareggio salvezza.
Detto anche che all’Alessandria servirebbe una sconfitta del Pontedera per agganciare il 10° posto, appare chiaro che 1 punto aiuterebbe le due squadre toscane a raggiungere l’obiettivo. Quindi che ragione ci sarebbe che su Lucchese-Pontedera non esca la ‘X’? Nessuna. Il ‘biscotto’ è matematico! Perché dovrebbero dannarsi l’anima, le due toscane, per farsi gol, quando senza tirare in porta e parlando del più e del meno, arriverebbero dove vogliono? Vedremo se le scommesse sulla gara saranno sospese…
LA PARTITA – Schieramenti ‘speculari’ all’inizio col 3-5-2, e atteggiamento propositivo da entrambe le parti. La prima parata è di Pop al 5′ su Pinzauti, poi al 13′ risponde De Luca con un diagonale sinistro che sfiora il palo. Al 24′ passa il Pontedera: cross di Mannini respinto dalla difesa, Caponi da 25 metri calcia col destro a mezza altezza e la palla si infila accanto al palo col portiere grigio ‘revedibile’. Al 38′ i grigi sfiorano il pari: pasticcio difensivo granata tipo quello di Vannucchi con la Giana, Coralli ne approfitta e calcia ma trova la traversa. Chiuso il primo tempo avanti 1-0, i padroni di casa nella ripresa partono all’attacco e al 46′ un sinistro di Maraia mette in difficoltà Pop, che para in due tempi. Al 52′ un cross di Maltese viene girato da De Luca ma la parata è facile per Biggeri.
Allora Colombo cambia uomini e modulo e gira la gara: fuori Checchin e Badan, dentro Bellazzini e Sartore e al 59′ arriva il pareggio: tocco di Maltese per Coralli, palla in profondità per De Luca, la difesa granata si ferma ma sbaglia il fuorigioco e il centravanti ospite segna l’1-1 sotto le gambe del portiere. Altro cambio, il redivivo Gatto per il giovane Gerace, ed ecco il vantaggio: su angolo la difesa di casa lascia solo Coralli sul secondo palo, ‘piattone’ incrociato e 1-2. Al 70′ espulso Vettori per doppia ammonizione e Pontedera in dieci, per l’Alessandria si mette bene. All’86′ l’ultima emozione: punizione dai 20 metri di Caponi, Bellazzini in barriera alza un braccio e impatta la palla, rigore netto. Il minuto dopo Mannini va sul dischetto e calcia centrale, Pop non si muove e respinge, arriva Serena e non trova la porta. L’Alessandria corre ancora un rischio in mischia sotto porta, poi Gatto costringe Biggeri in angolo. Agli sgoccioli della gara Agostinone, prima in campo e poi rilevato da Gazzi, si fa cacciare dalla panchina e salterà l’ultima partita. Il risultato non cambia, l’Alessandria può sognare ancora una settimana.