L’Alessandria cerca la quarta vittoria consecutiva, puntando a bissare il successo della gara di andata (2-0), ma il Piacenza non ci sta. Vuole salvarsi a tutti i costi e lo può fare poiché, secondo molti, vale più della classifica attuale. Per i grigi sarà la seconda volta col ‘fischietto’ femminile Marotta. Si gioca al “Garilli” domenica alle 17.30.
PRECEDENTI – Sono 35 (33 in campionato, 2 in coppa) e il bilancio è in equilibrio: 12 vittorie a 11 per i grigi e 12 pareggi, gol 38-37. Le ultime 2 uscite al ‘Garilli’ hanno visto una vittoria per parte: il 30 marzo ’19 il Piace vinse 4-0, il 28 novembre ’17 furono i grigi ad imporsi 4-0, in una gara di Coppa Italia poi vinta. Il pareggio in Emilia, invece, è lontano 22 anni: fu 1-1 il 24 settembre ’89. All’andata una doppietta di Arrighini (42′, 64′) fissò il 2-0 mandrogno. (dati Museo Grigio)
QUI PIACENZA – E’ 16° con 30 punti: 6 vittorie, 12 pareggi, 11 sconfitte, gol 34-39 (8° attacco e 2^ peggior difesa). Arriva dal pesante 0-3 di Busto Arsizio e non vince da 4 gare, in cui ha segnato 1 solo gol. La rosa di 26 elementi (4 stranieri) è molto giovane (età media 23.5) ed è affidata al 49enne Cristiano Scazzola, che dalla 21^ ha rilevato Vincenzo Manzo. Il modulo, invariato anche col cambio in panca, è 3-4-1-2. Assenti il portiere Libertazzi e il difensore Battistini, rientrano in 3: De Respinis e Corbari dalla squalifica e dall’infortunio Suljic. Quest’ultimo è un ‘ex’, come il tecnico Scazzola.
QUI ALESSANDRIA – Fuori in due: Mora e Frediani, mentre Mustacchio ha recuperato ed è convocabile. Settimana intera di lavoro prima di un ‘trittico’ in 9 giorni: Piacenza-Renate-Pro Vercelli. In Emilia Longo potrebbe riproporre la formazione di domenica scorsa, puntando molto su Di Quinzio, autore di un ‘eurogol’. Modulo probabile 3-5-2.
Due gli ex biancorossi: Corazza e Mora.
ARBITRO – La designata è Maria Marotta (Sapri). Con lei gli assistenti Francesco Collu (OR), Marco Porcheddu (OR) e il IV ufficiale Samuele Andreano (PO). La 37enne sig.ra Marotta (internazionale Fifa donne) è al 3° anno in C, non ha mai diretto gli emiliani e ha 1 solo precedente con i piemontesi: AL-Arzachena 0-1 (17 feb. ’19). Quella sconfitta sancì l’esonero di D’Agostino, battuto dai sardi che arrivarono alla gara con peggior difesa, peggior attacco, maggior numero di sconfitte e senza aver mai fatto punti fuori casa.