Questa foto di Tony Frisina rischia di diventare un pessimo ricordo per i tifosi dell’Alessandria: è il minuto 84, il portiere del Prato Melgrati fa una grande parata e devìa in angolo il rigore di Gonzalez, che poteva essere il 3-1. Dopo 7′ arriverà la ‘papera’ di Vannucchi a regalare il 2-2 ai toscani, risvegliando fantasmi che sembravano sopiti.
PAZ-ZE-SCO!!! A raccontarla, la gara di sabato col Prato, è concentrata in quei due episodi che determinano il risultato: l’errore di Gonzalez dal dischetto e quello di Vannucchi su un tiro da 35 metri, ‘figli illegittimi’ di una buona gara dell’Alessandria, condotta tranquillamente, con l’atteggiamento giusto e rischiando pochissimo fino al 2-0, con il 19° gol di Bocalon (26′) e il 18° del ‘Puci’ Gonzalez (56′). Poi il rigore per gli ospiti, che a vedere le immagini era più un ‘fallo a due’ che altro, a riaprire la gara: potente la trasformazione di Moncini (61′), primo tiro dei toscani nello specchio della porta.
E dopo? Alessandria ancora in controllo, senza rischiare e tenendo gli avversari a 50 metri dalla porta. Con meno energie, certo, perchè questa squadra dopo 60-70 minuti cala un po’, ma un calcio di punizione da 35 metri non doveva essere una preoccupazione. Il portiere Vannucchi, ex-imprescindibile grigio, dopo due stagioni fantastiche al 91′ compie il 2° disastro in una settimana: non piazza la barriera, forse per veder partire il pallone, e aspetta. Tomi calcia di sinistro con ‘con le tre dita’, la palla ‘gira’, qualcuno forse passa davanti, ma Vannucchi va coi pugni su un pallone non difficile e regala l’immeritato pareggio al Prato.
E la Cremonese, che 4 ore prima aveva vinto 1-0, si avvicina a -1. Ora è tutto tremendamente difficile. Al di là dell’altalena precedente dei risultati, che è ormai storia, nelle ultime tre partite l’Alessandria rischia di aver gettato la promozione diretta, perché dal +6 della 31^ giornata il vantaggio è passato al +1 attuale, ma emotivamente la Cremonese è in paradiso, l’Alessandria all’inferno.
Ha un bel dire Braglia che “siamo ancora davanti, dipende da noi, andiamo a prenderci questa serie B” e poi “voglio vedere una squadra incazzata, che reagisce”, ma questi giorni sono di complicatissima gestione. E’ vero che i grigi hanno ancora il destino nelle loro mani, perché vincendo le quattro gare che mancano arriverebbero a quota 82, dove gli avversari non possono, però le condizioni emotive del gruppo sono tutte da verificare e solo il campo dirà come stanno i giocatori. Giovedì si gioca di nuovo e sarà un’altra ‘prova del nove’. Mai vorrei raccontare di un sorpasso…..