Fa un certo effetto vedere l’Alessandria lì, in fondo alla classifica. Con soli 2 punti la compagine grigia occupa la terzultima posizione, per via della differenza reti, e farebbe i playout. C’è l’attenuante della partita in meno, ed è davvero strano parlarne riguardo ad una squadra che negli ultimi anni ‘discorreva’ solo di serie B.
Ma è l’effetto di una stagione cominciata male, che non è detto che non finisca bene, proprio al contrario di qualche mese fa.
Ma perché succeda è importante che, da domani, il gruppo di Stellini inverta la rotta e cominci a vincere. E il calendario non poteva presentare percorso più arduo: l’avversario sarà la capolista a sorpresa Robur Siena, raggiunta dal Livorno che ha vinto il recupero infrasettimanale con la Lucchese (3-0).
ROBUR SIENA – E’ considerata una buona squadra, ma non tra le favorite per la lotta promozione. Però è partita fortissimo, vincendo 3 partite su 4 e pareggiando senza reti sul campo del super-Pisa. I gol fatti sono 6, quelli subìti 2. Il tecnico è il 45enne Michele Mignani, già alle giovanili bianconere dal 2009 al 2014, esonerato dall’Olbia a marzo scorso dopo aver vinto la serie D l’anno prima. Il tecnico di origine genovese predilige il rombo a centrocampo (4-3-1-2) ma a volte si copre (4-1-4-1). La squadra è in un momento magico, sta bene fisicamente ed è gasatissima per il primato, senza troppi problemi societari dopo il fallimento, prima del quale ha giocato 9 campionati in serie A negli ultimi 14 anni. La squadra è piuttosto giovane (età media 24,8), fatta da giocatori di categoria dove emergono la ‘stella’ Stefano Guberti, esterno/trequartista e miglior marcatore della squadra (2), e il terzino Dario D’Ambrosio, gemello del Danilo dell’Inter.
In difesa mancherà lo squalificato Sbraga, ma ci sarà l’ex-grigio Terigi.
PRECEDENTI – Sono 26, con un bilancio negativo per l’Alessandria: 7 vittorie, 11 sconfitte e 8 pareggi, con 23 gol fatti e 35 subìti (dati Museo Grigio). La scorsa stagione i Grigi vinsero 5-2 nella nebbia del ‘Moccagatta’ (gol del 2-2 di Bunino), ma persero 2-0 al ritorno al ‘Franchi’, mostrando i primi cedimenti.
ALESSANDRIA – Inutile dire che in settimana si è lavorato molto sulla testa e sull’autostima dei giocatori, che ancora devono assorbire completamente i concetti calcistici di Stellini. E anche l’aspetto fisico è stato particolarmente curato, ma si sa che quando si cambiano l’allenatore e molti giocatori, ci vuole tempo. E i tifosi hanno poca pazienza, anche se hanno dimostrato grande fiducia nell’operato della società, sottoscrivendo la bellezza di 1280 abbonamenti, davvero tanti dopo le delusioni di maggio e giugno.
Vedremo se il tecnico insisterà sul modulo 3-5-2, che chiede sacrifici particolari ai due esterni: il 34enne Sestu non ha mai avuto nelle corde la fase difensiva, mentre il 26enne Celjak a sinistra è completamente spaesato. Può darsi ci siano cambiamenti in vista, dopo la brutta prova offerta dalla squadra contro il Livorno. Assenti il lungodegente Vannucchi e il difensore Giosa (infiammazione all’anca), è recuperato Rossetti. L’undici di partenza potrebbe essere così: Agazzi; Casasola, Gozzi, Piccolo; Sestu, Nicco, Ranieri, Gazzi, Pastore; Bunino, Gonzalez. Ma non sono escluse altre sorprese.
ARBITRO – Per dirigere Robur Siena-Alessandria (domenica 24 settembre, 16.30, Stadio “A. Franchi”) è stato designato Matteo Marchetti (Ostia Lido), coadiuvato dagli assistenti Michele Dell’Università (Aprilia) e Aristide Rabotti (RM 2).