Cinque partite alla fine, 3 in casa e 2 fuori sia per l’Alessandria che per la Cremonese.
La promozione diretta si gioca qui, in questi 15 punti. Domani toccherà ai grigi giocare al ‘Moccagatta’ (con il Prato alle 18.30) sapendo il risultato degli avversari (ospitano la Lupa Roma alle 14.30), poi sarà alternanza fino al 22 aprile. Solo nelle ultime due giornate le gare saranno in contemporanea, e tutto si giocherà sul filo dei nervi. E’ una sfida appassionante, questo testa-a-testa, anche se i tifosi grigi avrebbero preferito non soffrire e chiuderla con largo anticipo. Ma così non è stato e si tribolerà fino alla fine. L’Alessandria ha sempre 3 punti di vantaggio, ma non è un vantaggio pieno perché, in caso di arrivo a pari punti, è davanti la Cremonese per via degli scontri diretti. Quindi la situazione è di ‘ansia continua’, con i giocatori costretti a tenere altissime attenzione e concentrazione, che poi è la cosa più difficile. Certamente la vittoria di Carrara ha riportato serenità, dopo il tonfo con la Giana, e anche l’autostima è in crescita. La squadra di Braglia vista martedì non è quella, potente e sicura, del girone di andata, ma a tratti lo è sembrata e, sostanzialmente, la vittoria è stata più ‘rotonda’ dell’1-0 finale. Ora, però, margini di errore non ce ne sono più: mentre i grigiorossi lombardi dovrebbero vincerle tutte, i grigi piemontesi hanno il ‘bonus’ di poter pareggiare 1 volta per restare davanti. In questo caso il conto finale darebbe 82-81 per l’Alessandria.
L’avversario di domani potrebbe essere arbitro della sfida per la B, perché nel giro di 5 giorni incontrerà le due pretendenti alla promozione diretta: domani i grigi e giovedì 13, in casa, i grigiorossi. E il Prato ha bisogno di punti: 17° a quota 32, in piena zona playout e a -1 dalla salvezza diretta. Le 3 vittorie nelle ultime 5 (con 2 sconfitte) hanno raddrizzato un po’ la classifica dei biancoblù, che ora puntano ad evitare gli spareggi. L’equilibrio è stato trovato con l’attuale tecnico Francesco Monaco, in panchina dalla 13^ giornata dopo Acori (1^-6^) e Malotti (7^-12^).
Schierato col 4-3-3 o col 4-4-2, a seconda dell’avversario, il Prato è squadra che segna poco (28 gol, 2° peggior attacco) e subisce molto (52 reti, 3^ peggior difesa), ma nella storia è uno degli avversari più incontrati dai grigi e il suo bilancio è favorevole: 17-13 le vittorie e 9 i pareggi, con 53 gol fatti e 46 subiti (dati Museo Grigio).
Al ‘Moccagatta’, però, meglio l’Alessandria con 8 vinte, 5 perse, 5 pari, gol 24-18. All’andata vinsero i grigi 1-0 con rete di Gonzalez al 72′.
In casa grigia restano stabili i 7 diffidati: esce Branca (squalificato) ed entra Celjak a tener compagnia a Bocalon, Cazzola, Gonzalez, Gozzi, Iocolano e Piccolo. Considerando, anche, che col Prato sarà la terza gara in otto giorni, il tecnico Piero Braglia dovrà fare ‘equilibrismi’ per applicare il turn-over e schierare una formazione adatta per l’occasione, tenendo conto conto che si giocherà di nuovo giovedì 13.
L’ipotesi, pensando ad un ritorno al 4-4-2, potrebbe essere questa: Vannucchi; Celjak, Gozzi, Piccolo, Barlocco; Marras, Cazzola, Nicco, Rosso; Gonzalez, Bocalon.
Per dirigere la sfida il designatore Giannoccaro ha scelto Lorenzo Maggioni (LC), assistito da Fabrizio Lombardo (Sesto S.G.) e Andrea Zingrillo (Seregno).