Niente da fare. L’Alessandria cade ancora davanti al pubblico amico, davanti al quale, in campionato, non ha ancora vinto. Così come cominciò bene l’andata con il successo 2-1 sulla Juve B, che allora al ‘Moccagatta’ giocava in casa, all’opposto è partito male il ritorno, perdendo 1-0 una gara che i grigi avrebbero certamente meritato di pareggiare.
Bene invece la Juventus U23, che chiude il 2018 con 6 punti in quattro giorni, grazie all’1-0 di ieri e al successo ‘3-0 a tavolino’ di giovedì contro il derelitto Pro Piacenza.
Dopo 20 partite la classifica dice Alessandria 14^ con 20 punti, +3 sulla zona playout e -6 da quella playoff; vacanza fino al 7 gennaio, poi si torna a sudare sul campo e a rinforzare la squadra sul mercato in vista della ripresa (20 gennaio).
La Juventus U23 è invece 11^ con 24 punti, +7 sulla zona playout e -2 da quella playoff, appena lì davanti, a portata di mano, col Novara a quota 26. Vacanza fino al 9 gennaio, giorno in cui i bianconeri torneranno alla ‘Continassa’ a preparare il rientro.
Diversa la risposta dei due allenatori, nel post-gara, sul mercato: D’Agostino ha detto “la società sa cosa deve fare, abbiamo parlato e siamo in contatto continuo”, e per lui la speranza è di avere qualche miglioramento della rosa, visto che la carenza di qualità è costata troppi punti in una classifica che penalizza i grigi ben oltre i demeriti.
Zironelli, invece, spera “di recuperare gli infortunati. Poi io devo allenare, al resto pensa la società”, lasciando intendere una diversa impostazione delle gerarchìe interne.
E la Juve sul mercato si muoverà con una nuova figura, Filippo Fusco, dal 1° gennaio d.s. della squadra B al posto di Federico Cherubini, che sale al fianco di Fabio Paratici.
LA PARTITA – Squadre quasi speculari all’inizio: Alessandria col 3-4-1-2, Juventus U23 col 3-5-2. Il primo tentativo è grigio, al 6′ un tiro-cross di Santini finisce sul fondo; all’11′ risponde Mavididi, che incorna alto un cross di Beruatto; ancora Juve al 14′ con un pasticcio di Sbampato che regala palla a Olivieri, destro alto; al 16′ la prima parata della partita: è il 16′ quando Bellazzini batte un angolo (8-3 alla fine), palla a Sartore al limite, controllo di sinistro e tiro di destro che Del Favero alza in corner. Al 20′ il gol che decide la gara: Alessandria in possesso palla a centrocampo, sciagurato passaggio indietro di Bellazzini che lancia Mavididi verso la porta, rapido scambio e scatto verso la porta a ricevere l’uno-due di Olivieri e battere facilmente Cucchietti. Appare grave l’errore del trequartista mandrogno, e c’entra poco l’organizzazione difensiva: i due attaccanti bianconeri vanno al doppio della velocità dei difensori grigi, sono più tecnici e se gli si fa quel regalo, o si fa fallo o si spera nel portiere. L’Alessandria reagisce al 25′: De Luca ruba palla, scambia con Santini e prova col destro, Del Favero para e la difesa rinvìa. Alla mezzora, rapido scambio al limite Santini-Bellazzini-Santini, destro largo. Al 33′ D’Agostino è costretto a sostituire l’infortunato Sbampato con Gjura, poi più nulla fino all’intervallo, con la Juve B che gestisce bene, mostrando crescita nel farlo.
La ripresa comincia con una punizione di Kastanos al 49′ che filtra sotto la barriera e impegna Cucchietti in tuffo; al 65′ Santini in pressing ruba palla a Del Prete ma Del Favero in uscita di piede lo anticipa di un soffio; al 66′ il portiere grigio neutralizza un destro di Olivieri, al 72′ Morelli gira altissimo un cross di Zanimacchia; al 77′ grigi vicini al pareggio con Santini che gira di testa un bel cross di Agostinone: la palla sfiora il palo col portiere fermo. All’80′ destro alto di Muratore, poi all’86′ Del Favero salva la vittoria dei suoi: Gazzi in area fa sponda di testa, Rocco si infila in velocità rubando il tempo ai difensori bianconeri e va a tu-per-tu col portiere, calciando di destro a 3 metri dalla linea di porta. Sembra gol, ma l’estremo bianconero compie un intervento alla Buffon, e con l’avambraccio alza in corner. Una paratissima. Rocco è basito, Santini imbufalito lo rimprovera di non aver calciato dall’altra parte. Ma tant’è, il pareggio è solo sfiorato.
Prima del triplice fischio c’è ancora tempo per un clamoroso doppio errore di Delvino, che non costa il terzo gol per la chiusura di Gjura. Troppi gli errori così visti in queste 20 partite, troppi i gol presi per errori singoli, troppi i punti lasciati per strada in modo sciagurato, per una classifica troppo ‘magra’ per quanto mostrato dalla squadra.
Col mercato in arrivo, si spera che certi giocatori vadano a maturare ad altra latitudine.