Bellezza del calcio. Dopo una gara combattuta e in equilibrio, finisce così: la Juventus U23 vince 1-0 con un rigore di Han e passa il turno, l’Alessandria, in 10 per un’ora, esce dalla Coppa ma viene osannata dai suoi (pochi) tifosi, la terna arbitrale viene fischiata.
E’ successo ieri sera nel ‘derby del Moccagatta’, così detto perché ci giocano entrambe le squadre per una soluzione che pare temporanea. Come sempre la Coppa Italia di serie C (ma anche la Tim Cup) viene utilizzata per il ‘turn-over’, dando spazio, dicono, a chi gioca di meno. Nei fatti è così: si fanno riposare i più forti per le gare di campionato, che interessa di più perché determina il destino delle società (promozioni, retrocessioni, categoria di appartenenza, soldi) e giocano i meno dotati. Tanto con 5 sostituzioni, volendo, si cambia mezza squadra. E la conferma dello scarso ‘appeal’ della Coppa è il dato delle presenze: 591 spettatori, pochissimi per ciò che sono le due squadre quest’anno, prevedibili vista la contemporaneità della Champions in TV e il freddo.
LA PARTITA – Leggendo le formazioni sembra una gara giovanile: l’età media del 4-2-3-1 della Juve B è 21.2 anni, quella del 3-5-2 alessandrino (col lutto al braccio) poco meno, 20.9 anni. I due allenatori, Pecchia e Scazzola, danno veramente fondo a tutte le risorse della rosa, presentando anche soluzioni nuove, come ad esempio Frabotta e Beruatto sulla corsia sinistra juventina, o il 18enne Ponzio in difesa e il 20enne M’Hamsi esterno fra i grigi. Parte attaccando la Juve: al 10′ Zanimacchia prende il palo su punizione, al 17′ Han va via a destra e mette in mezzo, il sinistro di Frabotta viene parato da Crisanto. Al 20′ brivido bianconero: Pandolfi lo punta e Delle Carri scivola, Nocchi in uscita di piede fuori dall’area spazza via. Al 36′ angolo Juve, sulla battuta Delli Carri gira e Gjura lo stoppa, l’arbitro fa proseguire ma l’assistente Biffi segnala il fallo di mano: rigore, che Han al 38′ mette in rete per l’1-0, e Gjura espulso (2° giallo). Per l’Alessandria è salita ripida. Ma come spesso succede, in dieci viene fuori l’orgoglio: i grigi reagiscono e al 44′ bella giocata di Sartore e traversa. Nell’intervallo Scazzola ne cambia due (Chiarello per Cleur, Dossena per Ponzio) e assesta la squadra col 4-4-1, Pecchia toglie Beruatto, ammonito, nervoso e beccato dal pubblico, e inserisce Beltrame.
Al 50′ Di Pardo cerca Han in area, ma Crisanto in uscita plastica lo anticipa, al 54′ una punizione di Chiarello finisce larga. Al 59′ Prestia apre su Chiarello, cross e girata di testa di Pandolfi, palla larga; si va di là e Zanimacchia in azione personale cerca la porta col sinistro, ma non la trova. Il tecnico grigio inserisce Suljic e Akammadu e al 68′ Chiarello pesca proprio il nigeriano, che conclude sull’esterno rete. Al 73′ fuga di Mota (entrato per Han) per mezzo campo, Crisanto devìa la conclusione sulla traversa. Raddoppio bianconero solo sfiorato. All’89′ Arrighini va via a destra e mette in mezzo, Chiarello conclude sporco, la palla carambola fra lui e Rosa, forse c’è anche un tocco di braccio, ma nessuno protesta. Al 91′ Mota va di nuovo in contropiede, palla a Gerbi che tira, Crisanto para in due tempi. Finisce così. L’Alessandria esce di scena dopo una gara generosa e orgogliosa, in cui l’inferiorità numerica non si è notata, la Juventus U23 passa agli ottavi di finale dove troverà la Pro Vercelli, il 27 novembre, ancora qui.