C’è poco da fare. Quando l’Alessandria annusa la TIM CUP arriva l’impresa. Così eravamo rimasti a cavallo fra il 2015 e il 2016, fra Palermo, Genoa, Spezia e Milan, e così ci siamo ritrovati ieri sera. I Grigi dunque vincono 3-2 a Cosenza e passano il turno, andando ad affrontare, domenica 6 agosto, la Salernitana. Ma sono le modalità della vittoria a sorprendere ancora una volta: in dieci dall’87’, due volte sotto nel punteggio e ribaltone a 5′ dalla fine dei supplementari.
Un’impresa che rivela un grande carattere, una capacità di reazione che se non la vedi non ci credi. In fondo la squadra è quella dell’anno scorso con poche varianti, ma è l’atteggiamento che pare cambiato, dopo tante critiche.
E’ troppo presto per esaltarsi, però ci sono segnali positivi. A cominciare da quell’ipotetica frase “Se non sei convinto non venire” rivolta a Bocalon, che è rimasto a casa a fare le valigie per Salerno, dove fra sei giorni potrebbe giocare contro i Grigi. Per arrivare a quello spirito di squadra che ha permesso la rimonta, impensabile per come si era messa la gara. Che fino a quel punto, per la verità, non aveva deluso ma nemmeno esaltato, facendo vedere cose buone e soliti vecchi errori. Ma siamo solo al 31 luglio.
Schierata all’inizio col 4-4-2, l’Alessandria di Stellini ha mostrato baricentro alto e grande caparbietà nella ricerca della palla, bilanciate da qualche svarione difensivo, con modalità già viste, e da poca lucidità in attacco. Ma guai se oggi fosse tutto perfetto.
E pure fisicamente la squadra ha fatto una buona impressione.
L’equilibrio dello 0-0, con qualche occasione di qua e di là, non si rompe fino a 3′ dal recupero, quando su un cross di Caccavallo da destra Fissore si allunga e segna nella sua porta. Vedendo avanzare l’ombra della sconfitta, subito dopo Gonzalez subisce un fallo da Pinna e gli sputa. Rosso diretto, e potrebbe costargli 2 giornate perché le immagini sono chiarissime. Alessandria in 10 e sotto 1-0, situazione pessima. Grande reazione e al 91′ arriva l’1-1, su angolo, con capitan Cazzola di testa. C’è la prospettiva dell’overtime con un uomo in meno, ma intanto i Grigi sono in partita.
Al 105′ Pascali (il migliore in campo) fa il 2-1 per il Cosenza in rovesciata. Gol bello in sé, ma l’occasione arriva dopo un pasticcio difensivo che pareva il gemello del rigore subìto contro il Prato: palla alta in area, Cazzola e Gozzi che si guardano “salta tu che salto io”, la tocca un avversario e Pascali segna. Regalo. Sembra finita, ma no. Un regalo calabrese riporta la parità: nella gestione della palla il portiere Perina sbaglia l’appoggio a un compagno e il pressing dell’Alessandria porta Celjak a segnare il 2-2 al 108′. Meno male, ce la giochiamo ai rigori. No. Al 115′, ancora di testa su corner, l’Alessandria fa il 3-2 decisivo con Casasola, che corre impazzito di felicità per il suo primo gol grigio.
Game over, tutti felici e sorridenti, le vittorie fanno morale. Domenica si va a Salerno, magari senza Bocalon e con qualcuno in più…