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Il 3-1 con il quale l’Alessandria ha messo sotto il Lumezzane ha detto molte cose buone sul momento dei grigi in campionato, proiettandoli in testa a quota 47, da soli per una notte, poi agganciati dalla coppia Pavia-Novara (3-3 nello scontro diretto) e non scavalcati dal Bassano (0-0 in casa con la Cremonese) che sta dietro a 46. Quattro squadre in due punti per giocarsi il primo posto nelle 13 partite che restano; grande equilibrio, dunque, ma con 39 punti in palio e la primavera imminente le insidie son dietro l’angolo per tutti, e non appare troppo realistica la possibilità di rientro di altre squadre da dietro, anche se possibile. Le quattro in questione, infatti, sembrano avere qualcosa in più di tutti gli avversari, e fra loro è difficile individuare la più forte. Con la graduatoria attuale il Novara sarebbe promosso, Alessandria e Pavia accederebbero ai play-off come seconda e terza, il Bassano passerebbe agli spareggi come miglior quarta: i criteri della classifica avulsa, infatti, prevedono al primo posto i punti negli scontri diretti, e il Novara ne ha fatti 4 sia con i grigi che con il Pavia.
Ma torniamo all’Alessandria e alla bella vittoria di sabato sera. Nonostante le quattro assenze (Taddei, Morero, Iunco, Poluzzi) la formazione di D’Angelo ha mostrato equilibrio, grande forza fisica e varietà di soluzioni, guidata dal rientrante Cavalli, autore di una prova maiuscola e di un gol bellissimo dopo un’azione corale. Il vantaggio è arrivato al 15′, quando su calcio d’angolo il portiere Bason ha perso il pallone, che nel rimbalzo ha trovato una zolla ed è schizzato via, proprio sui piedi di Marconi davanti alla riga di porta: facile l’1-0. Da sottolineare il pizzico di buona sorte che in questo periodo accompagna il centravanti: dopo il cross-autorete-gol di Pavia, ecco il regalo del portiere avversario, ma c’è da dire che lui, bomber nostro, se la cerca continuamente ed è sempre sul pezzo. Trovato presto il vantaggio i grigi hanno tenuto il controllo della gara, aggredendo e difendendo alti contro una formazione non fortissima ma pericolosa nelle ripartenze, e sempre cercando il raddoppio. Che è arrivato al 60′ grazie ad un gol ‘impossibile’ di Rantier, che ha colpito il pallone al volo, in corsa, quasi dalla linea di fondo. Ma poco prima c ‘era voluta tutta l’abilità di Nordi a negare il pareggio al Lume, con un’uscita bassa a chiudere il tiro di Sarao. Questo gol avrebbe cambiato la storia della partita, che invece è girata sul 2-0 del francese, ‘sedendo’ di fatto i bresciani. Che ci hanno provato fino alla fine, lasciando spazi all’accademia mandrogna che ha confezionato un magnifico 3-0 con una manovra Mezavilla-Marconi-Mezavilla-Cavalli, tutta di prima che sembrava la play-station. Gara finita al 65′ e remi in barca, senza problemi fino all’89′, quando una difesa distratta ha regalato il gol della bandiera al colombiano Varas, entrato in campo da poco e arrivato a gennaio dal torneo di Eccellenza. Palla indietro a Nordi e tutti via, il portiere grigio, fedele ai dettami del tecnico, cerca di giocare coi piedi, ma i compagni son tutti lontani; allora rifiuta il calcio lungo e tenta il dribbling, ma Varas lo pressa e gliela tocca, lui non può usare le mani e il colombiano segna il primo gol da professionista. Nessuno danno, solo la rabbia del portiere, che resta il meno battuto del girone.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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