La classifica non è così bella come sembra. Dice che l’Alessandria è 8^ con 14 punti, dentro la zona playoff, ma ‘bella’ è un aggettivo troppo importante, viste le attese.
E non è bella perché non è realistica: ci sono ben 14 squadre su 20 che devono giocare le gare rinviate, chi una, chi due e chi addirittura tre, e i punti da distribuire sono talmente tanti da rivoluzionare tutto. L’Alessandria ha giocato tutte le partite in calendario e ha già perso 4 volte, troppe a questo punto della stagione se si vuole vincere. La battuta d’arresto di mercoledì scorso preoccupa per come è maturata, mettendo in evidenza limiti individuali e di squadra che si pensavano superati dopo le 3 vittorie consecutive.
Ma la mancanza di un elemento di personalità come Gazzi, uno che col suo modo di stare in campo fa giocare bene anche gli altri, impigrisce il gruppo, che gioca, gioca, ma non tira. E se non tiri, nel calcio non segni. Speriamo che Gregucci trovi l’ispirazione per dare ai suoi giocatori la ‘tensione giusta’ per battere il Piacenza al ‘Moccagatta’.
PRECEDENTI – Sono 34 le gare già giocate (32 in campionato e 2 in coppa) e il bilancio è in parità assoluta: 11 vittorie per parte, 12 pareggi, 37 gol a 36 per i biancorossi. L’Alessandria ha perso le ultime 2 e non vince questa sfida da 3 anni: ultimo successo il 28 novembre ’17, 4-0 al ‘Garilli’ in Coppa Italia (quella poi vinta dai grigi).
Ma attenzione al ‘sinistro presagio’: l’ultima sfida giocata fra le due squadre, vinta 4-0 dal Piacenza a marzo ’19, fu diretta proprio dall’arbitro che ci sarà domenica, Di Cairano, col quale i grigi non hanno mai vinto. (dati Museo Grigio)
QUI PIACENZA – E’ 16° con 9 punti in 9 gare (2 v., 3 p., 4 s.), 12 gol fatti (6° attacco) e 15 presi (2^ peggior difesa). La classifica attuale lo pone nei playout, ma la squadra è un po’ più ambiziosa della semplice salvezza, nonostante i grandi problemi di ‘positività’ del mese di ottobre. Arriva dalla sconfitta casalinga (0-3) contro la Pro Patria e ad Alessandria cerca riscatto. La rosa è di 28 elementi (4 stranieri) con un’età media di 23.4 anni, affidata al 44enne Vincenzo Manzo, al 1° anno da professionista. Il tecnico è lontano dalla squadra dal 12 ottobre per la quarantena da Covid-19, ma il doppio tampone negativo gli consente di tornare in panchina. Il suo modulo di riferimento è il 4-3-3. Nelle ultime ore due nuovi positivi fra i tesserati, di cui 1 giocatore. Gara posticipata dalle 15 alle 17,30.
QUI ALESSANDRIA – Quattro gli assenti: Scognamillo (squalificato), Corazza (rientro a dicembre), Gazzi e Frediani (entrambi a gennaio); con tutti gli altri elementi della rosa a disposizione Angelo Gregucci dovrà trovare l’alchimia giusta per battere il Piacenza.
Nel 3-5-2 iniziale sono prevedibili la conferma di Pìsseri fra i pali, l’inserimento di Macchioni in difesa e la coppia d’attacco Eusepi-Arrighini. Il dilemma è a centrocampo: sulle corsie esterne dovrebbero esserci Parodi e Celìa, in mezzo probabile la conferma di Di Quinzio (parso ispirato), sono da scegliere gli altri due.
ARBITRO – Il direttore di gara di Alessandria-Piacenza (domenica 15 novembre, ore 17.30) sarà Michele Di Cairano (Ariano Irpino), assistito da Vincenzo Adriano Catucci (PU), Markiyan Voytyuk (AN) e dal IV uomo Giorgio Bozzetto (BG). L’arbitro Di Cairano è al 4° anno in serie C e vanta 6 precedenti con le due squadre: PC-Sondrio 5-1 (serie D, 28 feb. ’16), Pontedera-PC 3-0 (serie C, 8 ott. ’17), AL-Lucchese 0-0 (29 mar. ’18), AL-Pisa 1-1 (3 feb. ’19), PC-AL 4-0 (30 mar. ’19), Fermana-PC 1-1 (26 gen. ’20).