Quello di oggi era un Consiglio Federale che doveva decidere. Dopo tanta confusione, ci si aspettava una scelta chiarificatrice. E invece c’è più confusione di prima.
Perché? Ma perché la Lega Pro aveva deciso di non proseguire, fermando il campionato, scegliendo di promuovere in serie B Monza, Vicenza e Reggina in quanto prime nei gironi, più il Carpi secondo criteri generali votati a maggioranza, bloccando retrocessioni in serie D e ripescaggi dalla stessa categoria. Avevano votato, i 60 presidenti della Lega Pro, e in 52, cioè l’87% del totale, si era espresso per il ‘NO, FERMIAMOCI QUI’.
E ovviamente le decisioni dovevano essere ratificate dal Consiglio Federale di oggi.
Macché! Schiaffone in faccia alla serie C e tutti in riga…. si gioca e si finisce entro il 20 agosto. La stagione ’19-’20 chiude il 31 agosto e quella ’20-’21 comincia il 1° settembre. E se non si riesce per il ‘Covid-19’? Il ‘piano B’ dice playoff e playout, in caso di nuova sospensione. E se si ferma tutto? C’è il ‘piano C’: “La classifica sarà definita applicando oggettivi coefficienti correttivi”. Incredibile. E inspiegabile. Infatti il presidente di Lega Pro, Francesco Ghirelli, all’uscita del Consiglio Federale cui ha partecipato, votando contro la decisione, ha dichiarato: “Parlerà Gravina. Per noi c’è la decisione dell’assemblea. Bisogna vedere il Consiglio Federale, vi dirà Gravina. Sentite lui”.
E Gabriele Gravina? Il presidente federale, nel comunicato ufficiale, ha commentato così le decisioni assunte: “Un risultato molto positivo che segna un momento significativo per l’intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l’approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno“. Naturalmente la serie A gongola e pure la B è contenta.
Ci lavoravano da tempo. Ma la serie C? Bistrattata. Significativo il commento rilasciato a ‘Tutto C’ dal presidente del Carpi Bonacini: “Se non contiamo niente è giusto che non diciamo niente. Si fa perdere tempo a imprenditori che discutono per 20 giorni e con un colpo di mano non vale niente”. Ma anche il ds della Pro Vercelli, Varini, sempre con ‘Tutto C’, ci è andato duro: “Gravina, che è stato dirigente in Serie C (…) se vuole può pagarci lui gli affitti, i giocatori mica possono stare qui tutta la vita. Venga lui a risolverci i problemi”.
Naturalmente, rispettando il ‘copione-tipo italiano’, si aspetta la decisione del governo, che il 28 maggio dirà la sua, forse in modo definitivo. Nel frattempo in serie C fino a quella data non si allena quasi nessuno, e molti medici hanno minacciato le dimissioni, perché con questi protocolli non si può giocare. Sono insostenibili. Povero calcio.