La vicenda degli “argini negati” continua ad essere al centro dell’attenzione. Dopo la chiusura da parte dei proprietari della strada sterrata dietro il Cimitero, la più frequentata dai ‘runners’, e le conseguenti polemiche nate da chi si è visto ‘sbarrare la strada’ (letteralmente), questa volta a far sentire la loro voce sono le tre Organizzazioni Agricole, Coldiretti, Confagricoltura e Cia, che hanno fatto sapere che non prenderanno parte alla presentazione dell’iniziativa ‘Parco Naturale delle Confluenze Tanaro-Bormida-Orba’ che si terrà venerdì 13 marzo in Sala Consiglio in quanto non condividono il metodo utilizzato dal Comune di Alessandria per realizzare la ‘Zona Naturale di Salvaguardia’. Una decisione a cui il mondo agricolo è giunto in modo unitario poiché mai coinvolto nella discussione e stesura del progetto che coinvolge in maniera diretta un numero consistente di imprese agricole del territorio alessandrino. Il settore primario si sente “profondamente amareggiato e deluso poiché, dalle prime informazioni avute sul progetto, è emerso che una delle maggiori cause di degrado è imputabile proprio alla gestione agricola. Per questo motivo chiediamo un incontro urgente con Sindaco e Assessori competenti per rivedere, ed eventualmente ritirare, il progetto deliberato a nostra completa insaputa”.
Già, il ritiro del progetto: la stessa cosa che chiedono i proprietari che hanno abbassato la sbarra, sulle strade private, in attesa del segnale di divieto richiesto alla Motorizzazione. Ricapitolando: la gente non corre più (se lo fa rischia la denuncia), i padroni dei terreni chiudono le proprietà, gli agricoltori protestano; ma chi ha ‘pensato’ la cosa si rende conto di ciò, oppure farà la presentazione senza batter ciglio? Vai a capire come lavorano…
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