Il Como sale in B e l’Alessandria va ai playoff. Da seconda, che è la posizione migliore. Però ci sarà un solo posto per 28 squadre. Poi ci sono le recriminazioni grigie riguardo gli assenti per Covid (Casarini, Parodi, Crisanto), di cui i primi due erano i giocatori più in forma, però non sappiamo come sarebbe andata. Quanto alla gara di oggi, va detto che il successo dei lariani è meritato. La squadra di Jack Gattuso ha giocato meglio, segnando con le ripartenze come aveva preparato, mentre quella di Longo avrebbe dovuto compiere un’impresa. Ci ha provato e non ce l’ha fatta.
In fondo il Como ha dominato la 2^ parte del campionato, comandando la classifica per 20 giornate, ha incontrato 2 volte l’Alessandria e l’ha battuta 2 volte. Segnando 4 gol e subendone 1 solo. Il miglior attacco ha superato la miglior difesa.
LA PARTITA
Formazioni come previste. Como col 4-2-3-1, Alessandria messa 3-4-3, con Mora e Gazzi a rilevare i ‘positivi’ Parodi e Casarini. Grigi per forza ad attaccare, azzurri a controllare e ripartire. Subito un paio di conclusioni di Arrighini e Prestia, parate, poi super-Gabrielloni ha indirizzato la gara. Al 15′ di testa su cross dalla trequarti (1-0), con Bellodi e Di Gennaro a guardarlo, al 31′ tocco di destro dopo aver ‘ciccato’ il pallone (2-0). In mezzo, un uscita Pisseri su Terrani e un destro alto di Arrigoni. L’Alessandria l’ha riaperta su corner al 34′, quando una zuccata di Bellodi è stata deviata in rete da Arrigoni (2-1), ma nel recupero ci è voluto un grande Pisseri, ancora sull’immarcabile Gabrielloni, per andare all’intervallo sotto di un solo gol.
Nella ripresa ha dominato il caldo. Il ritmo è calato, Longo ha provato cambiando giocatori e modulo, Gattuso non ha perso lucidità e ha ribattuto pescando in panchina. Gli ospiti sembravano averne di più e sono andati 4 volte a concludere. Subito al 47′ con Celia, che nell’area piccola, a porta vuota, non è riuscito a toccarla in rete. Al 71′, quando Iovine ha salvato sulla riga un tiro-cross di Di Quinzio. Al 76′, con un destro di Chiarello dal limite, facile per il portiere, e all’83′ con Frediani, che a 5 metri dalla porta ha colpito col ginocchio, agevolando la parata di Facchin. Si è giocato ad una porta sola, ma niente da fare per i grigi. Che a fine gara si sono radunati in cerchio, con allenatore e presidente, per darsi forza in vista del cammino ancora da fare.