La prima sconfitta della gestione Colombo è arrivata col botto: un 4-0 pesante che rappresenta la peggiore sconfitta stagionale dell’Alessandria. Che il Piacenza fosse più forte era ‘il dato di fatto’ di partenza, ma affrontare la vice-capolista a viso aperto, provando a giocarsela alla pari, ha messo impietosamente a nudo le differenze. Riguardando il ruolino di marcia dei grigi vien da dire: ci risiamo. Con D’Agostino prime nove partite senza perdere subendo solo 3 gol, poi quattro sconfitte nelle 5 successive.
Con Colombo prime cinque partite senza perdere subendo solo 2 gol, poi il tracollo di ieri. Probabilmente questa squadra ha nel DNA certi cali di tensione, così come una naturale predisposizione a ‘non fare gol’, evidente fin dall’estate.
La classifica dei grigi non presenta rischi, visto che la zona playout è lontana 9 punti, anche se la ‘strana’ gestione dei vertici di Lega Pro potrebbe rimescolare le carte.
Il Piacenza, invece. viaggia a mille verso la promozione: a -1 dalla vetta (l’Entella deve ancora giocare) e con lo scontro diretto in casa può ambire al salto diretto di categoria.
LA PARTITA – Squadre in campo come previsto: Alessandria col 3-4-1-2, il Piacenza propone il 3-5-2. Schieramenti molto simili, ma quella differenza di numerini del centrocampo regala ai biancorossi la superiorità numerica in mezzo, decisiva per tutta la gara. Pronti via e l’Alessandria va sotto: è il 3′ quando su punizione da sinistra Bertoncini incorna e la palla carambola sulla testa di Panizzi scavalcando Cucchietti. Al 10′ Gemignani tira da 25 metri ma Fumagalli blocca. Al 19′ percussione dell’ex Nicco ma il tiro è un passaggio al portiere; al 28′ ci prova Corradi col mancino, ma ‘Cuc’ controlla in angolo; sulla battuta, ed è il 29′, ‘el loco’ Ferrari colpisce di testa da solo mentre in due finiscono a terra. Prestìa reclama il fallo, ma il 2-0 è valido. Passano 5 minuti e arriva il terzo gol: Nicco crossa dalla tre-quarti, Maltese intercetta col braccio largo e l’arbitro fischia il rigore. Il fallo è netto, l’unico dubbio che lasciano le immagini è sulla posizione del giocatore grigio, visto che quando colpisce è in salto, ma la sensazione è che sia già dentro l’area. Comunque Terrani al 35′ spiazza Cucchietti e fa 3-0.
L’Alessandria prova a reagire, ma è ‘anestetizzata’ dai gol subìti e non mette paura ai padroni di casa, impegnando il portiere da fuori con De Luca al 37′ e Tentoni al 42′.
La supremazia fisica dei piacentini è evidente, soprattutto in mezzo dove i grigi sono ‘leggerini’: oltre all’assenza dell’infortunato Gatto, pesa anche la scelta del tecnico di ‘punire’ Checchin, non convocato per una grave questione disciplinare.
La ripresa inizia con l’Alessandria all’attacco e al 48′ Bellazzini ci prova da fuori, Fumagalli respinge, De Luca è lì ma di testa gli tira addosso:era in fuorigioco. Dopo un occasione mancata da Nicco al 59′ e un cross di Gemignani smanacciato dal ‘Fuma’ al 61′, al 69′ arriva il poker piacentino. L’ex Barlocco entra facile da sinistra e serve Ferrari che sbaglia il controllo, rimbalzo su Prestia, palla fuori area dove Porcari calcia di esterno e indovina l’angolo lontano, con Cucchietti poco reattivo: 4-0. Tracollo. Da qui alla fine totale controllo Piacenza, con Della Latta, Corazza, Sestu e Barlocco alla ricerca del gol personale, senza però riuscire nell’intento. E meno male, perché per contarli ci sarebbero volute due mani. Così bastano la dita di una…