Due gol a zero, due pali per parte, quattro parate di Vannucchi contro due di Perisan e prima vittoria dell’Alessandria ad Arezzo alla 18^ sfida. Che vale il sesto posto in classifica a 34 punti, in piena zona playoff, alla pari con la quinta e a -10 dalla quarta, con un confortante +9 sulla zona playout, a lungo incubo di questa stagione.
Per l’Alessandria di Marcolini è la settima vittoria (su 9) in campionato, la nona (su 11) se consideriamo la Coppa Italia, che tornerà in scena mercoledì (dopodomani) con il Renate ospite al ‘Moccagatta’ alle 19.30.
LA PARTITA – Bella, divertente, godibile, giocata a buon ritmo con tante emozioni, gol, pali e parate. Quello che si vorrebbe vedere sempre su un campo di calcio, visto che di spettacolo si tratta; ma spesso non si riesce. Alla lettura delle formazioni Michele Marcolini sorprende tutti: nel 4-3-3 dentro Sciacca in difesa per lo squalificato Piccolo, corsia di sinistra rinnovata con Barlocco ‘basso’ e Russini ‘alto’, Fissore e Sestu in panchina dove non c’è uno dei nuovi, Bellazzini, fuori per un risentimento muscolare.
Grigi subito avanti in modo aggressivo, provando a comandare la partita, fino al 28′ quando in mischia arriva l’1-0 di Barlocco. La reazione dei padroni di casa porta una parata e un palo di Moscardelli, poi un palo di Nicco sfiora il 2-0 Ma è nel primo quarto d’ora della ripresa che la formazione amaranto produce il massimo sforzo alla ricerca del pareggio, e lì la difesa grigia regge con qualche affanno, la bravura di ‘Ighli’ Vannucchi e un po’ di fortuna, che indirizza sull’incrocio una sassata di Cutolo a portiere battuto.
Poi l’ingresso di Fischnaller e Sestu per Chinellato e Russini riporta l’inerzia dalla parte mandrogna e l’Alessandria vola in contropiede: assist di Gonzalez e ‘Fisch’ fa 2-0 al 77′.
Gara chiusa. All’87’ Fischnaller bolla il palo, pareggiando il conto dei legni, ma l’Arezzo è domato e il quinto posto a un passo. Ora la Coppa, per la semifinale.
CONCLUSIONI – Continua il momento positivo del ‘normalizzatore’ Marcolini alla guida dei grigi: si è creata un’empatia di gruppo che porta tutti a sacrificarsi e sopperisce alle assenze senza scompensi. La gestione della rosa appare buonissima, le varianti tattiche vengono sposate dai giocatori con entusiasmo e la ‘dea bendata’ ogni tanto dà una mano.
“L’intellettuale” Gazzi è sempre più padrone a centrocampo, la qualità di Sestu è utile più a destra che a sinistra, la difesa ogni tanto sbanda ma va solo registrata un po’.