I segni del dramma sportivo ci sono ancora. Patron Di Masi dice di “avere la maglia grigia tatuata nel cuore” e non c’è motivo di dubitarne, però la delusione lo segna ancora. Ha ringraziato l’ex sindaco Rossa per il rapporto avuto, che ha portato all’affidamento dei lavori per lo stadio, e ha fatto un “in bocca al lupo” al neo sindaco, Cuttica di Revigliasco, con l’intenzione di incontrarlo presto.
“Si volta pagina – ha spiegato LDM – con figure diverse. Non riesco ancora a trasmettere l’ottimismo che vorrei, perché ci vuole un po’ per smaltire la delusione, ma si procederà per ‘step’ e si vedrà dove si arriva”. L’andamento del campionato e dei playoff ha lasciato il segno, pare, anche nel portafoglio di LDM: una stagione ‘folle’, con spese ‘folli’, per non ottenere un risultato che per molti mesi è apparso scontato. Le ragioni del flop?
“Sono molte – ha risposto il patron – e hanno un nome e un cognome, a cominciare dal mio. Gli interventi correttivi ci sono stati, ma forse i tempi non erano quelli giusti. E poi ci sono cose che non hanno funzionato all’interno e che non si possono dire”.
C’è qualche dettaglio da correggere, quindi.
Sulla stessa linea si è espresso il diesse Sensibile, che parla di “far tesoro di ciò che è successo, anche se non dev’essere un alibi. Dobbiamo toglierci dalla testa i 78 punti e la finale playoff ed affrontare bene il 2017-2018, che sarà una stagione complicata, con i tifosi arrabbiati. Ci vorrà organizzazione e rispetto dei ruoli e molte cose cambieranno, con un normale periodo di assestamento. E gli obiettivi si sceglieranno strada facendo”.
Da quanto è emerso ci sarà molto rigore, si ringiovanirà molto, si spenderà meno.
E l’allenatore? Sarà Cristian Stellini, come si dice da giorni, con contratto biennale.
“E’ un profilo che abbiamo valutato e approfondito – ha spiegato Sensibile – e siamo sicuri che abbia le qualità che cerchiamo”. Ed è stata anche chiarita, con lui, guardandosi negli occhi, la vicenda del calcio scommesse, che gli costò 3 anni di squalifica (estati ’12-’15).
Si riparte dai giocatori sotto contratto, che sono tanti: nessuno avrebbe chiesto di andare via e tutti si sentono di rimanere per centrare l’obiettivo fallito quest’anno.
Vediamo nel dettaglio: Gonzalez e Vannucchi hanno scadenza al 30 giugno 2020; fino al 2019 sono sotto contratto Gozzi, Fischnaller, Marconi, Russini; al 2018 vanno Bocalon, Branca, Cazzola, Celjak, Fissore, Iocolano, Marras, Nicco, Piccolo, Sestu, Sosa; in scadenza fra pochi giorni ci sono La Gorga, Nava, Piana, Manfrin, Barlocco, Mezavilla, Evacuo, Rosso, e non verranno rinnovati; infine ci sono i giocatori rientrati dai prestiti, che oltre ai già citati Marconi, Fissore e Russini comprendono i nomi di Cottarelli e Varesio.
Nel complesso, dunque, la rosa degli ‘over’ (nati fino al 31-12-94) è completa (saranno 14, contro i 16 dell’ultimo torneo) mentre gli ‘under’ (nati dal 1-1-95) sono 5, da integrare con interventi di mercato e senza limite di numero, considerando che in qualsiasi momento si può saltare dalle giovanili alla prima squadra.
“Mancano 47 giorni alla fine del mercato – ha chiuso Sensibile – e gli affari veri si fanno negli ultimi 3. Prima tante parole”. Quindi è possibile che a Bardonecchia (13-27 luglio) la rosa dell’Alessandria non sia completa.