Sarà un’estate diversa per Alessandria e per l’Alessandria. La promozione in B arrivata dopo 46 anni ha dato nuova linfa all’ambiente: nei capannelli di gente davanti ai bar, nelle piazze o in coda davanti alla posta o alla banca, l’argomento è quello. Sempre. E già si sogna elencando nomi di giocatori possibili, difficili, inarrivabili, e si freme nell’attesa di vedere avversari importanti in una categoria importante. E succederà in uno stadio che, nel giro di 20 giorni avrà i ‘tornelli’, obbligatori in serie B, come disse patron Luca Di Masi nello studio del sindaco. E’ l’ultimo tassello che manca per perfezionare un ‘gioiellino’ già omologato peraltro per l’Europa League (ci giocò il Torino nei preliminari) e per la Champions femminile (ci giocò la Juventus Women). Raduno il 14 luglio in città: tamponi, visite, test, poi ritiro a Cantalupa (TO) dal 18 luglio al 1° agosto.
La società dunque ha le idee chiare e sa cosa fare. Vuole consolidare la categoria con una salvezza tranquilla, non di quelle che ti fanno vivere l’ultimo mese col cuore in gola. Vuole stabilizzarsi in serie B mostrando un’identità precisa: quella di un club che in categoria si trova a proprio agio. E tutto ripartirà da Moreno Longo, confermatissimo allenatore della promozione, del cambio di marcia, della rigenerazione dei giocatori. Ha ancora 2 anni di contratto e il suo staff sarà con lui, magari integrato da qualche elemento. Il tecnico torinese ripartirà dal 3-4-3, modulo-base che diede la svolta alla stagione, anche con alcune varianti nel trio d’attacco, dal trequartista dietro 2 punte ai 2 rifinitori dietro ad un unico attaccante.
E si ripartirà dal gruppo che ha vinto, anche se non si può pensare che rimangano tutti. Il mercato comincerà fra poco (1° luglio / 31 agosto) ma il ds Fabio Artico spiega che “è ancora tutto bloccato. Certamente dovremo intervenire in tutti i reparti con 4-5 nuovi profili importanti per la categoria, ma punteremo anche sui giovani, che in prospettiva possono dare di più rispetto a giocatori esperti. Vogliamo costruire una squadra battagliera, in grado di lottare con tutti e di dar fastidio a tutti, con un’identità forte. Puntiamo sul gruppo”.
In porta Pìsseri (’91) appare una garanzia per ciò che ha fatto vedere e merita di assaggiare la serie B a 30 anni (li compirà a novembre).
In difesa potrebbe arrivare un centrale importante, forse 2 visto che il mancino Sini (’92) rientrerà solo in autunno. Conferme certe per Di Gennaro (’94) e Prestìa (’93).
A centrocampo si punterà su nomi importanti come Mustacchio (’89) e Casarini (’89), rigenerati da Longo e protagonisti della lunga rincorsa, ma pure l’esterno Celìa (’99, proprietà Sassuolo) potrebbe veder confermato il prestito, e sarebbe il 3° anno di fila. Per gli altri nomi appare tutto in divenire, con ricerca di ‘nomi pesanti’ e possibili conferme.
In attacco Stanco (’87) rientra all’Imolese per fine prestito, gli altri sono sotto contratto: Arrighini (’90) è quello che ha praticato di più la B in passato (117-17), ma anche Eusepi (’89) si è fatto vedere (86-8) così come Corazza (’91), anche se un po’ meno (47-5). Anche questo reparto andrà rinforzato con profili importanti, però da valutare.
“Ma non illudiamoci – dice Artico – nomi se ne fanno tanti e nel calcio molte cose diventano possibili, ma dobbiamo stare con i piedi per terra e ripartire con umiltà. I giocatori della Juventus U23 accostati ai grigi? La vedo dura. Per me sono elementi che andranno nelle varie serie A d’Europa, magari non in prima fascia. Ma quello è il percorso cui sono destinati”.
