Non è gara da dentro o fuori, però conta molto. Si gioca domani alle 18 al “Fortunati”, e con 14 giornate ancora da disputare è improbabile che una sfida possa essere decisiva: ma importante sì. E per tanti motivi. L’Alessandria campione d’inverno ha iniziato in maniera disastrosa il girone di ritorno, facendo 1 punto in tre partite, e si è ripresa domenica scorsa battendo a fatica il Giana e restando attaccata al treno di testa. Il Pavia, invece, è esploso ad inizio 2015 centrando quattro vittorie in fila che l’hanno proiettato davanti al gruppo, e ora ha un doppio turno casalingo con due dirette rivali per la promozione, Alessandria e Novara. Se dovesse fare bottino pieno, e ci proverà, metterebbe fra sè e gli avversari un distacco tale da diventare insormontabile, se non a livello numerico, almeno sul piano mentale. Poi, essendo partito così forte, potrebbe calare di forma, mentre i grigi dovrebbero crescere di condizione andando avanti, così come è avvenuto nel girone di andata. Ma le variabili sono tante e arrivando il caldo le sorti potrebbero ribaltarsi per chiunque. In ogni caso il match di Pavia non è affatto l’ultima spiaggia, però sarebbe meglio non perdere, per mille motivi. Intanto sarà l’ultima partita del 24° turno del girone A, il che significa che si giocherà conoscendo tutti gli altri risultati e la conseguente classifica, dunque potrebbero crescere le motivazioni o le ansie. Poi c’è il “carico da 11” che la società lombarda ha messo sulla gara, agendo in maniera dispettosa, pur se legittima, nei confronti dei tifosi mandrogni riguardo tessere del tifoso e prezzo dei biglietti, e nei confronti della società piemontese, limitandone i movimenti logistici, in contrasto col comportamento pre-gara di andata. Ha innervosito tutti, forse volutamente, cercando di minare le certezze degli avversari. Sintomo di paura, dice qualcuno. Però la tensione è cresciuta.
Di fronte al 3-4-3 di Maspero, che produce molto (41 gol, miglior attacco) ma subisce anche parecchi gol (28, quarta peggior difesa), la squadra di D’Angelo, che ha il quarto attacco (34) e la miglior difesa (20), potrebbe cambiare modulo: all’andata infatti i grigi giocarono col 4-3-1-2 e, finchè furono in 11, mandarono in tilt gli avversari, che non prendevano mai Taddei schierato dietro le punte. Gran gioco e due gol in 10′, poi una sciagurata decisione dell’arbitro Piscopo girò il match: rigore regalato al Pavia e Sabato espulso, Soncin-gol dal dischetto (18′) e grigi bravi a resistere chiudendo sul 2-2. Domani Taddei rientrerà dalla squalifica, così come Nordi dovrebbe essere di nuovo fra i pali, avendo assorbito l’infiammazione al gomito sinistro; ma se per loro due il posto è sicuro, il resto è nascosto nella testa del tecnico pescarese e sarà da scoprire, salvo il fatto che le due punte dovrebbero essere Marconi e Iunco. Arbitro dell’incontro sarà Pietro Dei Giudici (LT), assistito da Matteo Benedettino (BO) e Salvatore Sangiorgio (CT).
Subscribe
Login
0 Commenti
Oldest