La crisi dell’Alessandria calcio è aperta, ufficializzata da una sconfitta per 2-1 subìta dalla Pergolettese, squadra onesta, volonterosa, ma non fantasmagorica. Eppure i cremaschi, dopo il cambio di allenatore (l’ex vice), hanno fatto 10 punti in 4 partite. Stessi uomini, stesso modulo di prima, altra testa. Ma torniamo ai grigi. Questa avrebbe dovuto essere la gara della ripresa, in cui la squadra di Scazzola avrebbe dovuto ritrovare sé stessa e risalire in classifica. Invece no. Da quel ‘maledetto’ 2 novembre (1-0 sul Novara) sono arrivate 4 sconfitte (1 in Coppa) e 2 pareggi. Un disastro inspiegabile. La squadra non c’è più, ha paura, è distratta da qualcosa che gira all’interno dello spogliatoio, che ‘obnubila’ le menti dei giocatori e che toglie serenità. Gli atteggiamenti, le reazioni, sia collettivi che individuali, sembrano sintomo di un disagio persistente. Niente di nuovo, succede spesso nel calcio. E come sempre, si può facilmente prevedere che la soluzione sia il cambio del tecnico. Ma non sempre è la soluzione giusta: solo il tempo può dirlo. Domenica ci sarà il derby con la ProVercelli al ‘Mocca’ e potrebbe essere l’ultima spiaggia per Scazzola. Vedremo. Ma intanto prepariamoci a conoscere il 13° allenatore dell’era Di Masi.
LA PARTITA – Scazzola a sorpresa presenta il 4-4-2, con Sciacca terzino destro, Sartore ala destra e Chiarello in fascia sinistra, opposto al 4-1-4-1 della ‘Pergo‘. Alessandria subito viva al 6′: angolo di Casarini, destro al volo di Sartore respinto da Bakayoko a portiere battuto. Al 22′ Celia scende a sinistra, Casarini chiama la palla, la riceve e spara col destro dai 18 metri: palla all’incrocio e 0-1. Al 29′ angolo di Chiarello, colpo di testa imperioso di Dossena, sembra gol ma Villa salva sulla riga di porta, poi Panatti risolve la mischia in angolo. Solo grigi in campo, la Pergo guarda e difende. Al 34′ padroni di casa in avanti: Agnelli cerca Canessa, zuccata alta. Al 39′ punizione gialloblù dal vertice sinistro dell’area: Agnelli tira a giro, sulla traiettoria ‘taglia’ Panatti che tocca di testa, palla sul palo lontano, riga, altro palo, tocco di Bakayoko e gol. 1-1.
Nella ripresa inizio choc: la Pergo batte a metà campo, fa tre passaggi e in 11 secondi va in porta, 2-1. I giocatori grigi non la toccano, non sono pervenuti. Per la cronaca, cross di Morello e testa di Ciccone in rete. 11 secondi. Allucinante. Ma non c’è dubbio che il 65enne Albertini sia un grande psicologo: allena la Pergo da 4 gare e ha fatto 10 punti. La squadra di prima, la stessa, con lui vice di Contini, non aveva mai vinto.
Al 49′ punizione di Casarini, testa di Dossena, fuori di poco. Al 54′ l’ex Novara prova ancora col destro da fuori, palla larga. Al 59′ angolo Pergo, Brero la tocca debole e Valentini para. Al 69′ destro forte di Suljic su punizione, Ghidotti respinge. All’87′ ultimo tentativo grigio: Eusepi in mezzo per Pandolfi, colpo di testa fuori. Al minuto 88 arriva anche il 3-1 ma Belingheri, autore del tocco in gol in mezzo ad una difesa immobile, è in fuorigoco. Annullato. Game over. Cala tristemente il sipario sulla crisi dell’Alessandria.