Enea Benedetto al tempo della sua presidenza del club (foto Paolo Baratto)

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Enea Benedetto:

Egregio direttore,
Formulo la presente per chiedere smentita/replica in relazione a quanto da voi riportato nella giornata del 16 febbraio a titolo “Alessandria Calcio, un duro comunicato che tira le orecchie a destra e a manca”.
Atteso che quanto diffuso dal sedicente ufficio stampa dell’Alessandria Calcio è gravemente diffamatorio e sarà perseguito nelle sedi opportune. Più che tirare le orecchie, “diffamano a destra e a manca “… 
Pertanto si ritiene doveroso specificare che se un atto, come quello che ha implicato la cessione delle quote si è sviluppato con la minaccia e l’artefizio è annullabile.
Mi preme altresì ricordare che se l’Alessandria Calcio ancora sta disputando il campionato di Serie C è grazie ai titoli e al pegno a nome di Enea Benedetto tuttora a garanzia della Fideiussione propedeutica all’iscrizione al campionato stesso.
Poiché la sostituzione di tale pegno, insieme ad altre obbligazioni assunte in atto preliminare, non si sono concretizzate, generando un inadempienza contrattuale, la compravendita del Club è di fatto e di diritto annullabile, in quanto il contratto è nullo nei casi di errore, violenza minacciata o dolo.
Si auspica pertanto che il Club torni al legittimo proprietario che lo consegnerà nuovamente ai propri shareholders (ovvero i tifosi), addebitandone i danni diretti ed indiretti a chi si è reso responsabile del dolo sportivo, sociale ed identitario. Tanto era dovuto.

Dott. Enea BENEDETTO

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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