La prescrizione sociale è un nuovo approccio nell’assistenza sanitaria basato sull’importanza dei fattori socioeconomici sulla salute e sull’idea che affrontare i determinanti sociali sia fondamentale per migliorare gli esiti di salute dei pazienti.
L’obiettivo è mettere al centro la persona, concentrarsi sulle competenze e le potenzialità individuali e creare collegamenti con servizi comunitari, riducendo al contempo la pressione sui sistemi sanitari. Questo approccio permette ai professionisti sanitari di indirizzare i pazienti a servizi e risorse non cliniche della comunità per migliorare il loro benessere, mantenendo al centro il modello bio-psico-sociale.
La prescrizione sociale, già in uso nel Regno Unito, permette alle persone di partecipare ad attività fisiche, artistiche, culturali, sociali e di volontariato per migliorare la propria salute e il benessere.
In Italia sono stati avviati programmi pilota di prescrizione sociale per promuovere cure di prossimità, alleanze tra servizi sanitari e comunità locali, che mirano a favorire l’equità nella salute e a ridurre le disuguaglianze all’interno delle comunità.
Si tratta di un’importante risorsa di cui può beneficiare chiunque, ma sono soprattutto le persone più vulnerabili a trarne maggiori vantaggi. Queste categorie includono persone con patologie croniche, persone sole o socialmente isolate, persone ad alto rischio di disturbi mentali e persone vulnerabili a causa dell’età o della loro condizione economica.
Per consultare la traduzione italiana del rapporto dell’OMS:
https://www.epicentro.iss.it/politiche_sanitarie/pdf/prescrizione_sociale_ITA_GENNAIO_24_LAST.pdf