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Il mese di maggio è da sempre uno di quelli che conta un grande numero di feste e ricorrenze che meritano di essere menzionate e ricordate. Tra queste c’è la giornata internazionale degli infermieri (12 maggio) e la giornata nazionale del malato oncologico (quest’anno gli eventi si sono svolti dal 14 al 17 maggio). Proprio questo tema particolarmente delicato e specifico rappresenta invece una delle eccellenze in campo medico e sanitario per la provincia di Alessandria.
Non è un caso se l’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio è stata inserita in una rete nazionale per la cura e la ricerca su tutti i cosiddetti “tumori rari” e se il reparto oncologico dell’ospedale di Ovada è diretto dalla dottoressa Paola Varese, molto conosciuta e apprezzata anche a livello internazionale e – insieme all’associazione Vela Onlus – tra i soci fondatori di Favo (Federazione Italiana delle Associazioni di Oncologia).
L’eccellenza del Basso Piemonte è stata notata negli anni scorsi anche da Torino, dai vertici e dai professionisti che lavorano nel campo oncologico. Da li è nata infatti la Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha un organigramma di primo livello e una sua politica interna ben precisa. Il governo della Rete Oncologica è infatti affidato al Dipartimento Interaziendale Interregionale istituito presso l’A.O.U. – Città della Salute e della Scienza di Torino e diretto dal dottor Oscar Bertetto.
“La Rete Oncologica cura e assiste le persone affette da patologie tumorali” spiega quest’ultimo. “I nostri obiettivi sono molteplici e la finalità è quella di accompagnare il paziente lungo i percorsi di diagnosi e di terapia, offrendogli modalità di cura multidisciplinari e assistenza amministrativa da parte di centri dedicati”. Tra gli obiettivi dichiarati della Rete c’è quello di superare le disomogeneità territoriali, a livello di servizi sanitari e prestazioni erogate, oltre ad aggiungere standard di trattamento sempre più elevati. Un obiettivo simile a quello promosso da Asl Al nell’ambito delle cure palliative. “L’Unità di Cure Palliative si occupa dell’assistenza, presso il domicilio, del paziente affetto da patologia cronico degenerativa e/o neoplastica che necessiti di cure dedicate, attraverso tutta l’equipe composta da infermieri, psicologi, specialisti ospedalieri: tutto avviene nel pieno rispetto dell’unicità del paziente e delle necessità di tutto il contesto familiare. L’Unità di Cure Palliative si avvale della possibilità di accedere a ricoveri programmati presso l’Hospice “Il Gelso” di Alessandria, che accoglie persone in fase avanzata di malattia”.

Luca Piana

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