ROMA (ITALPRESS) – “Le finalità che hanno ispirato la legge 130 nascono dall’osservazione dell’esistente e da quello che è accaduto in Italia rispetto all’insorgenza di complicazioni legate alla mancata diagnosi di una predisposizione di diabete 1, soprattutto in età pediatrica. Abbiamo l’esigenza di diagnosticare il più presto possibile la predisposizione a questo tipo di diabete e alla celiachia sia per poter ritardare l’insorgenza della patologia sia per la gestione del paziente, evitando il trauma della chetoacidosi. Era necessario avviare una rivoluzione dal punto di vista della prevenzione con lo strumento dello screening. L’Italia è l’unico paese al mondo ad avere una normativa del genere. La legge fonda la sua efficacia sulla coralità, sono tutti ingaggiati: associazioni dei familiari, pazienti, la parte scientifica, le aziende farmaceutiche. La finalità è quella di arrivare al 2025 ad avviare lo screening in tutta Italia, con modalità che vanno stabilite con le regioni per evitare disallineamenti. In meno di un anno questa legge è già all’attenzione del nuovo Parlamento europeo”: lo ha detto Giorgio Mulé, vicepresidente della Camera dei Deputati, intervenuto a The Watcher Talk Salute, il format di The Watcher Post.
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(Fonte video: Utopia Studios)

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