ROMA (ITALPRESS) – “Le famiglie si aspettano che, con l’introduzione della legge sullo screening del diabete di tipo e celiachia, i centri di diabetologia pediatrica siano messi in condizione di gestire in maniera adeguata tutte le necessità che tale attività di screening comporterà. E’ auspicabile che i centri che ne risultino tutt’ora sprovvisti, vengano dotati delle figure necessarie per far fronte alle attività di screening, soprattutto quella dello psicologo. In relazione all’applicazione pratica ed estesa a tutto il territorio nazionale di questa legge, dobbiamo avanzare istanze che siano economicamente sostenibili. Non chiederemo nulla di più di quanto sia possibile realizzare ma sottolineiamo il duplice obiettivo che dovrebbe essere centrato: da una parte, intercettare e prevenire le situazioni in cui vi sia una maggior prevalenza di chetoacidosi e, dall’altra, riuscire a ritardare l’esordio del diabete tramite gli ultimi ritrovati farmacologici. Nel momento in cui un bambino si sottopone ad uno screening sarà fondamentale, nel caso in cui risultasse positivo (potenzialmente predisposto a diventare diabetico) , che la sua famiglia non venga abbandonata ma supportata nell’affrontare sia dal punto di vista clinico, sia psicologico, questa nuova condizione”. Lo ha detto Fabiano Marra, vicepresidente e rappresentante per l’età evolutiva di Diabete Italia, intervenuto a The Watcher Talk Salute, il format di The Watcher Post. “L’auspicio è che i bambini risultati positivi agli autoanticorpi del diabete possano essere ricompresi tra le condizioni previste per la presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Le associazioni, consapevoli dell’importanza delle campagne di screening, in qualità di attori comprimari, garantiranno la più ampia divulgazione e informazione, nonché veglieranno sull’applicazione di questa legge”.
mgg/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)

Di