Si è svolto, presso il Salone di Rappresentanza, il convegno organizzato dalle strutture di Oculistica e di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, dal titolo “L’appropriatezza dell’utilizzo dei colliri biologici nelle patologie oculari. Trattamento medico-chirurgico delle patologie della superficie oculare: dai colliri biologici al trapianto di cornea”.
Un argomento innovativo, che vede l’Azienda Ospedaliera in prima linea da anni in questo settore, prima attraverso la ricerca, poi nell’assistenza: coinvolgente il dibattito tra i relatori, che illustrato di vari interventi terapeutici che vanno dal trapianto di cellule staminali corneali e del trapianto di cornea.
La Dottoressa Daniela Dolcino, direttore dell’Oculistica e la Dottoressa Laura Mazzucco, referente del Laboratorio di Medicina della Medicina Trasfusionale, diretta da Roberto Guaschino, dove dal 2007 avviene la preparazione dei colliri biologici, hanno illustrato l’esperienza che ha portato Alessandria ad essere un riferimento in tutta Italia.
È stato seguito il percorso richiesto per ottenere l’approvazione dal Comitato Etico Aziendale per eseguire dei trattamenti per patologie oculari difficili e recidivanti con colliri biologici autologhi (preparati quindi dal sangue del paziente stesso), dopo l’approvazione sono iniziati i trattamenti in particolare rivolti ai pazienti con patologie ematologiche. Questo percorso ha coinvolto più strutture specialistiche in collaborazione trasversale: Oculistica, Medicina Trasfusionale e Ematologia e i risultati incentivanti e soddisfacenti, sono stati recentemente pubblicati su una prestigiosa rivista americana.
L’esperienza acquisita ha portato a sviluppare nuovi protocolli di trattamenti che sono stati innovativi sia in ambio clinico che in ambito metodologico di preparazione dei colliri.
L’elevata esperienza nell’ambito delle preparazione dei colliri biologici del Laboratorio di Medicina Rigenerativa è ormai riconosciuta in Italia e all’estero, infatti qui è stato progettato e ottimizzato il protocollo di preparazione, nonché il sistema/device per la dispensazione del collirio che sono poi stati acquisiti dall’Istituto Superiore di Sanità nella nuove disposizioni di legge nel DM 2 novembre 2015.
L’esperienza clinica ormai acquisita dall’Oculistica nell’utilizzo dei colliri biologici ha portato a definire dei protocolli di applicazione e trattamento non solo nelle patologie gravi, ma anche nelle severe patologie della superficie oculari (Severe Eye Dry) quali: sindrome di Sjoger, gravi patologie autoimmuni, cheretocongiuntiviti secche, ulcere corneali neurotrofiche che hanno da queste terapie un beneficio soprattutto sulla sintomatologia soggettiva estremamente invalidante che comporta fotofobia e dolore oculare e compromissione visiva.