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Sono in costante aumento, soprattutto in età pediatrica, le malattie allergiche.
La crescita della sintomatologia, tra i bambini e gli adolescenti, è dovuta a molteplici fattori. Uno di questi riguarda il grado di pulizia dell’ambiente in cui vivono i bambini, talvolta troppo “sterile”. Crescendo in contesto normale, il nostro sistema immunitario impara a distinguere i “buoni” dai “cattivi”, sviluppando le difese atte a contrastare questi ultimi. Se l’ambiente che circonda i bambini risulta troppo pulito, i “cattivi” vengono meno.
La Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) rende noti gli allarmanti dati. Si stima, infatti, che, solo nel territorio italiano, il 6,6% di bambini, nella fascia 6-7 anni, soffra di rinocongiuntivite allergica e, il 17,4%, nella fascia 13-14 anni. A soffrire di asma è l’8,4% di bambini, nella fascia 6-7 anni, contro il 9,5% nella fascia 13-14 anni. Un altro dato desta preoccupazione, poiché, l’incidenza di allergia alimentare nel bambino è stimata tra il 5%-8%.
Per intervenire precocemente durate le fasi iniziali di malattie respiratorie allergiche, l’immunoterapia specifica (vaccino antiallergico) risulta essere un’ottima opzione terapeutica. È fondamentale, quindi, una corretta diagnosi che, si ricorda, deve essere eseguita da uno specialista esperto, o in ambiente ospedaliero, o in un ambulatorio attrezzato per trattare le emergenze.

Giada Guzzon

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