L’Amministrazione Comunale all’avanguardia in Italia con la recente adozione di questo Regolamento da parte del Consiglio Comunale
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e la Commissione Europea hanno da qualche anno avvertito della pericolosità per la salute umana e dell’ambiente causata da prodotti chimici di sintesi impiegati con funzione erbicida, antiparassitaria e fungicida.
Particolarmente diffuso, a questo riguardo, risulta l’uso dei prodotti atti ad eliminare le erbacce ed erbe nocive nei viali, giardini e zone verdi in genere dei centri urbani.
Per alcuni di questi prodotti l’OMS, sulla base di centinaia di studi (463 esattamente) della Agenzia per la Ricerca sul Cancro, ha evidenziato correlazione con alcune forme tumorali (linfoma non Hodgkin).
Su tale base, l’Unione Europea ha emesso una Direttiva con linee-guida per l’utilizzo di tali prodotti: Direttiva recepita dal Governo italiano con il cosiddetto Decreto “P.A.N.” (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Gazzetta Ufficiale 12/02/2014) e dalla Regione Piemonte con Deliberazione n.2 5 del 20/06/2016 “Linee di indirizzo regionali per l’uso dei prodotti fitosanitari in aree specifiche”.
L’Assessorato comunale all’Ambiente e Salute di Alessandria si è occupato con continuità della potenziale nocività dell’uso indiscriminato dei prodotti chimici di sintesi in ambito urbano, documentandosi, incontrando esperti in campo sanitario e ambientale. Particolarmente utile è stato il contributo delle associazioni che aderiscono al Gruppo Ambiente e Protezione Civile della Consulta Comunale delle Organizzazioni No-Profit di Alessandria.
Le direttive U.E. e le Leggi nazionali e regionali citate hanno così permesso al Consiglio Comunale di Alessandria, durante la seduta dello scorso 24/11/2016, di approvare il “Regolamento per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari in ambito urbano”.
L’approvazione è avvenuta all’unanimità (solo un consigliere si è astenuto) e i principali elementi distintivi del Regolamento sono i seguenti:
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il “diserbo” nelle aree frequentate dai cittadini (giardini, viali, marciapiedi etc.) deve essere fatto esclusivamente con mezzi meccanici o termici;
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sono assolutamente vietati in ambito urbano i prodotti fitosanitari che contengono sostanze classificate in categoria 1A e 1B per la cancerogenesi, la mutagenesi e la tossicità riproduttiva;
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sempre in ambito urbano, è fatto divieto di utilizzare formulari commerciali classificati come molto tossici, tossici e nocivi (riportanti sull’etichetta i simboli: T+; T; Xn);
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la Regione può dare deroga per interventi ritenuti di importanza (Osservatorio delle Malattie delle Piante) e, in caso di deroga, non si può ricorrere comunque all’uso di prodotti fitosanitari che riportano in etichetta le seguenti frasi di rischio: da R20 a R28, R36, R37, R38, R42, R43, R40, R41, R45, R48, R51, R52, R53, R60, R61, R62, R63, R64 e R68;
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è stato introdotto l’obbligo di avvertenza alla popolazione di interventi in ambito urbano nonchè di adeguata publicizzazione;
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è stata prevista una specifica disciplina per la lotta contro gli insetti e altri animali nocivi anche mediante l’approccio della “lotta biologica sostenibile”;
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vi è l’obbligo di avvertenza di interventi su aree agricole adiacenti o prossime a quelle frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili.
Infine, è assai importante segnalare anche la particolare attenzione prestata alla tutela dell’ambiente acquatico e della relativa fauna: un’operazione attuata tramite l’inserimento tra le sostanze di non consentito utilizzo anche di quelle riportanti le frasi di rischio R50, R51, R52 e R53.
«è questo un mezzo efficace di contrasto all’inquinamento delle acque — dichiara l’Assessore comunale all’Ambiente e Salute di Alessandria — e lo è particolarmente qualora altre Amministrazioni locali vogliano adottare un Regolamento simile a quello adottato dalla Città di Alessandria».