Tre mesi di tempo per presentare le domande alle Unioni montane. Gli assessori Marco Gallo e Federico Riboldi: “Uno strumento salvavita che rende più sicure le escursioni in montagna”

C’è un milione di euro per dotare i rifugi alpini del Piemonte di defibrillatori. La delibera – predisposta dall’assessorato allo Sviluppo della montagna in collaborazione con quello alla Sanità – è stata approvata nell’ultima riunione della giunta regionale e prevede la selezione delle candidature attraverso un bando che coinvolge le 54 Unioni montane piemontesi. Toccherà a loro raccogliere entro 90 giorni le segnalazioni dei proprietari e gestori di rifugi alpinistici ed escursionistici disponibili a installare un DAE, defibrillatori semiautomatici e automatici esterni per garantire soccorsi tempestivi nel caso di infarti.

Un defibrillatore

LE PAROLE – Dicono Marco Gallo, assessore alla Montagna, e Federico Riboldi, assessore alla Sanità: «Siamo convinti che sia utile per chi vive in montagna e per chi la frequenta per sport o per svago. L’apparecchio (DAE) può contribuire a rendere le escursioni più sicure perché rappresenta uno strumento salvavita tempestivo, considerate le difficoltà logistiche per i soccorritori di raggiungere in tempi rapidi il luogo dell’intervento». Una volta che l’Assessorato alla Montagna avrà individuato i rifugi dove installare i dispositivi, sarà l’Assessorato alla Sanità a curare l’acquisto degli strumenti e la formazione di chi poi dovrà garantire il funzionamento dell’apparecchiatura in caso di emergenza.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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