Occhi pesanti, qualche sbadiglio, persone che si alzano o consultano gli smartphone, colloqui in vari punti dell’aula. L’orologio elettronico che trasporta i presenti dalle ultime battute del mercoledì ai primi vagiti del giovedì. In piedi, uomo solo al microfono, il consigliere di Fratelli d’Italia, Emanuele Locci, a presentare nel dettaglio tutti i suoi 28 emendamenti al Documento Unico di Programmazione, imperterrito nel dare il suo contributo alla discussione e determinato a stuzzicare un uditorio sempre più stanco. Al punto da citare, cosa curiosa per un uomo di destra, Che Guevara: “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.
Questa è l’immagine che contraddistingue il Consiglio Comunale svolto ieri sera, iniziato (in ritardo di più di un’ora) alle 20.41 e concluso ben dopo l’1.30. La lunga seduta è stata dedicata all’analisi degli emendamenti presentati alla nota di aggiornamento del DUP. Prima di questa, è intervenuto l’assessore al Bilancio Giorgio Abonante, il quale ha ribadito il miglioramento delle condizioni finanziarie dell’ente, con diverse iniziative avviate in vari settori (alleggerimento della pressione fiscale “alta ma in media con le altre città” via agevolazione per IMU e TARI, il rilancio della cultura con il museo Borsalino, l’interessamento di un soggetto privato per il Teatro Comunale in regime di “project financing” e i 34 milioni della Cittadella, la razionalizzazione della macchina comunale e l’avvio delle pratiche per il nuovo parcheggio dell’ospedale) e grattacapi ancora da risolvere (la costituzione della multiutility Amag, il superamento delle società di cartoralizzazione Svial e Valorial, le partite creditizie con i soggetti che non accettato l’accordo con l’Organismo di Liquidazione Straordinaria).
In seguito s’è passati alla lunga trafila dei succitati emendamenti, il primo a farsi avanti è stato Piercarlo Fabbio. Delle sue proposte sono state accolte quella atte ad aggiungere un riferimento al potenziamento dell’attività di back-office interno all’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico e a specificare il contributo dato dai centri culturali da valorizzare. Rifiutati, invece, ogni accenno atto a recuperare quanto prodotto dall’esperienza di Alessandria 2018 (nel respingere l’emendamento, l’assessore Mauro Cattaneo l’ha definita “superata” e ha annunciato l’avvio di un nuovo Centro Studi) e l’invito ad adottare protocolli di qualità simili a quelli in vigore nel privato per i servizi comunali. Approvati poi alcuni punti riguardanti la promozione dell’anticorruzione nella macchina comunale, eccezion fatta per la possibilità di rendere “ordinaria” la già esistente Commissione per la Legalità, un atto sul quale si potrà ragionare nell’ultimo anno di consigliatura secondo il suo presidente, Roberto Massaro. Infine, ok al togliere riferimenti magniloquenti per il completamento del ponte Meier e il trasferimento dei cani da Cascina Rosa a nuova destinazione nella sezione “grandi contenitori per grandi progetti”.
Un emendamento e un successo per Diego Malagrino (Moderati), che ha ottenuto il via libera per inserire la programmazione nel biennio 2016-17 di assunzioni di nuovi agenti della municipale, da attuare attraverso concorsi autorizzati dal Ministero. Roberto Sarti (Lega Nord) s’è visto bocciare riferimenti a una maggiore attenzione ai residenti di più di 10 anni “a prescindere dalla loro provenienza geografica” per quanto concerne l’erogazione di servizi comunali, mentre ha visto la luce verde per controlli accurati sull’ISEE per evitare il loro abuso e la valorizzazione della ricerca sul territorio in rapporto con l’Università. A bloccare le sue proposte di mantenere la spesa per la sicurezza e le politiche sociali prevista nel 2016 identica negli anni successivi il parere tecnico contrario per il mancato rispetto dei termini di bilancio. No a Sciaudone (NCD) per convenzioni speciali con veterinari per costi più bassi delle profilassi, il supporto psicologico di vittime di violenze e il potenziamento dei servizi per la terza età.
A questo punto, è arrivato il momento di Locci, che nei suoi emendamenti ha toccato diversi argomenti: partecipazione dei cittadini, trasparenza dei cittadini, rapporto con Università e centro studi, attività dell’ente e delle partecipate, codice etico, agenda digitale, cultura, quoziente famigliare, social housing, pari opportunità, mobilità sostenibile, trasporto pubblico, politiche giovanili, integrazione, sicurezza, verde, turismo ed economia. Tra gli appunti dell’esponente di Fratelli d’Italia anche un errore ortografico, un “cittadini” mancante in una frase. Quali dei 28 emendamenti sono stati approvati? Nessuno, nemmeno quello sull’errore ortografico, in protesta con il tipo di “opposizione non responsabile” da lui rappresentata a parere di Fabio Camillo, che ha così annunciato il voto sfavorevole a prescindere da parte del gruppo PD.
Superata la lunga “passione” degli emendamenti di Locci, s’è passati alla votazione del DUP, con considerazioni simili a quelle fatte in sede di Commissione. Il Documento Unico di Programmazione è passato con 18 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto.
Stefano Summa
@Stefano_Summa