Piazza Statuto, la Basilica della Gran Madre di Dio, via Po, Piazza Castello
Un viaggio sul filo rosso del triangolo che la lega a Praga e Lione
Sorta in confluenza di due fiumi, il Po e la Dora, e posta al vertice di due triangoli, quello della magia bianca e quello della magia nera, l’ex capitale sabauda vanta una tradizione esoterica secolare. Un percorso intrigante e curioso tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici prende vita attraverso il mistero del Portone del Diavolo e spettrali dragoni, per culminare nella donna velata che regge il calice del Sacro Graal, sotto l’occhio attento dei fantasmi più famosi.
Il viaggio parte da Piazza Statuto, situata nel lato occidentale della parte storica di Torino, considerata in epoca romana ancora un’area extra urbana. A pochi metri da qui, infatti, si erge la lunga via Garibaldi che intorno al 25 secolo a.c. limitava e difendeva con forti mura la città. Un luogo situato, non a caso, ad ovest della città ossia dove tramonta il sole e, secondo la simbologia romana e celtica, anche il luogo dell’incertezza e l’entrata di un mondo buio e caratterizzato dalla paura e dal mistero della morte. Durante gli scavi effettuati negli anni ’50 per la costruzione di nuovi edifici, emersero alcuni frammenti ossei, e si scoprì che proprio in questa zona era consueta la pratica di sepoltura da parte degli antichi romani.
Nel 1872 venne realizzato in questa piazza un monumento a forma piramidale raffigurante una montagna con pietre provenienti dal Frejus sopra alle quali si ergono figure bianche, gli essere umani, ed alla cima una figura nera, un angelo che veglia sui defunti con lo sguardo rivolto a levante, verso la “Gran Madre”. Il significato è molto profondo: non tutti i comuni mortali sono in grado di raggiungere il mondo dell’aldilà se non con grandi sofferenze. Un simbolo, tra i tanti che si possono incontrare passeggiando tra i numerosi monumenti e palazzi torinesi e che celano al loro interno messaggi esoterici di un’anima nera ma anche bianca. Torino, infatti, è l’unica città al mondo a condividere entrambe le anime della vita e della morte: si trova al centro del triangolo buono insieme a Praga e Lione, sia a quello malvagio insieme a Londra e San Francisco.
La passeggiata prosegue nel cuore della capitale sabauda alla scoperta dei numerosi simboli massonici che si possono incontrare sulle porte di alcuni palazzi torinesi all’interno dei quali si poteva trovare un rifugio o un tempio massone. La visita si conclude conoscendo la storia del Duomo di Torino, attraversando la maestosa piazza Castello, camminando lungo i portici di via Po fino a giungere alla misteriosa Basilica Gran Madre di Dio. Vicino a Palazzo Madama, situato al centro di piazza Castello, è possibile effettuare un piacevole incontro con chi, ancora oggi, narra che vegli sul palazzo, ovvero il fantasma di Maria Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo I di Savoia e conoscere alcune delle sue tante disavventure amorose. Torino magica esprime tutta la magia di una città in un itinerario che racconta la trasmutazione e il mistero di Torino.
Giampi Grey