Raccomandato l’uso del sale iodato, no a farmaci “fai da te”

Un comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità informa che a seguito del conflitto in Ucraina, le cronache hanno dato conto di un’accresciuta richiesta di “pillole allo iodio” in alcuni Paesi europei per contrastare gli effetti negativi sulla salute dell’esposizione a radiazioni.

A tale proposito si precisa che attualmente in Italia è raccomandato il solo utilizzo del sale iodato per la preparazione e la conservazione degli alimenti, mentre è sconsigliato il ricorso fai-da-te a preparati contenenti elevate quantità di iodio che invece potrebbero determinare conseguenze negative per l’organismo, incluso il blocco funzionale della tiroide. Il continuativo e costante utilizzo di sale iodato in accordo con la campagna del Ministero della Salute POCO SALE MA IODATO, garantisce il normale funzionamento della tiroide e, saturando la ghiandola di iodio stabile, contribuisce anche a proteggerla da una eventuale esposizione a radiazioni.

Solo in caso di una reale emergenza nucleare, al momento inesistente nel nostro Paese, sarà la Protezione Civile a dare precise indicazioni su modalità e tempi di attuazione di un eventuale intervento di profilassi iodica su base farmacologica per l’intera popolazione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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