Parte da Alessandria uno studio all’avanguardia sui linfomi mantellari

Ha preso il via in queste settimane dall’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria un innovativo progetto di ricerca sui linfomi, promosso dalla Fondazione Italiana Linfomi, organizzazione nazionale senza scopo di lucro con sede ad Alessandria e attiva dal 2010 nel campo della ricerca scientifica sui linfomi. Lo studio si chiama COLUMN ed è dedicato ai pazienti con linfoma mantellare. A coordinare lo studio il prof. Marco Ladetto responsabile dell’Ematologia alessandrina.

La ricerca vede la partecipazione di circa 20 centri soci della Fondazione, distribuiti su gran parte delle regioni italiane, con l’obiettivo di coinvolgere 56 pazienti.

 

Il linfoma mantellare è una patologia piuttosto rara, rappresenta infatti circa il 5-10% dei linfomi e colpisce prevalentemente pazienti con un’età media di 60 anni e di sesso maschile.

Nel 2021 l’ospedale di Alessandria ha gestito 7 nuove diagnosi di linfoma mantellare.

 

Il progetto di ricerca FIL COLUMN è rivolto a pazienti affetti da linfoma mantellare recidivato (ovvero con ripresa della malattia dopo un’apparente guarigione) o refrattario (ovvero con malattia resistente ai farmaci utilizzati in precedenza) dopo un trattamento con farmaci biologici, inibitori della tirosino-chinasi di Bruton (BTK). Questo enzima è vitale per la sopravvivenza delle cellule di linfoma e pertanto rappresenta un target terapeutico di grande efficacia (l’inibitore enzimatico è la molecola in grado di instaurare un legame chimico con un enzima, diminuendone così l’attività).

 

Lo studio ha lo scopo di indagare l’efficacia del farmaco loncastuximab tesirine come terapia di consolidamento dopo un breve trattamento chemio-immunoterapico con R-BAC.

Loncastuximab tesirine è un anticorpo coniugato con un farmaco ad azione tossica (chemioterapico). Grazie a questo legame, il chemioterapico viene veicolato direttamente all’interno delle cellule bersaglio attraverso il legame dell’anticorpo con la proteina CD19 di superficie, presente sulle cellule di linfoma mantellare. Le ricerche sul farmaco, iniziate per la prima volta nel 2016, hanno dimostrato ottimi risultati di efficacia e di sicurezza nei linfomi non-Hodgkin e nel mantellare.

 

Utilizzato in monoterapia in altre tipologie di linfoma, con il progetto di ricerca COLUMN si valuterà la sua efficacia e sicurezza come trattamento di consolidamento, cioè verrà utilizzato dopo aver ottenuto una buona risposta attraverso lo schema chemioterapico R-BAC, già consolidato da FIL in diversi studi.

 

Il Prof. Marco Ladetto esprime soddisfazione per l’avvio del progetto: “L’Azienda Ospedaliera di Alessandria, profondamente inserita nell’attività della Fondazione e tra i centri più propositivi in materia di linfomi, torna a essere centro coordinatore di uno studio multicentrico sui linfomi, cioè il centro che suggerisce lo studio e, dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni, lo propone ad altri svolgendo il ruolo di capofila dell’attività scientifica. Per la realizzazione di questo progetto di ricerca desidero ringraziare i colleghi Carlo Visco (AOU Integrata di Verona), ideatore dello schema di trattamento chemioterapico R-BAC, e Carmelo Carlo-Stella (Istituto Clinico Humanitas IRCCS di Rozzano), impegnato da tempo nello studio dell’anticorpo loncastuximab tesirine su casi di linfomi a grandi cellule. Lo studio è un lavoro corale e ci auguriamo di ottenere da esso risultati incoraggianti”.

 

 

 

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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