PALERMO (ITALPRESS) – Ucciso dalla mafia per aver detto no alla pressanti richieste di alterare una perizia ed evitare l’incriminazione di un boss: Paolo Giaccone se ne andava l’11 agosto del 1982, freddato da cinque proiettili tra i viali del Policlinico di Palermo che oggi porta il suo nome. Quarantadue anni dopo, Giaccone – che era docente ordinario di Medicina legale e consulente per il Tribunale – è stato ricordato con una cerimonia sul luogo dell’eccidio.
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