Il successo di Cuba contro il covid

Cuba ha vaccinato contro il covid la maggior parte della sua popolazione, compresi quasi tutti i bambini dai due anni in su: ci è riuscita grazie a vaccini sviluppati internamente, a una massiccia adesione della popolazione, a investimenti governativi nella ricerca sanitaria e a una rete capillare di servizi medici sul territorio. Il Paese ha passato praticamente indenne l’ultima ondata da variante Omicron. Complice l’embargo economico imposto dagli USA, che avrebbe impedito a terapie e vaccini americani di raggiungere l’isola, Cuba ha deciso di produrre internamente – unico Paese di Caraibi e America Latina – il proprio vaccino anti-covid. Anzi, i propri vaccini: cinque, tre dei quali (Abdala, Soberana 02 e Soberana Plus) garantiscono un’efficacia superiore al 90% contro i casi sintomatici quando somministrati in tre dosi. Sono vaccini a subunità. A differenza di quelli a mRNA sono più economici da produrre non hanno bisogno di essere conservati a temperature sotto lo zero: possono quindi essere consegnati anche in zone remote o molto povere. I dati sulla sicurezza sono noti da tempo perché la tecnologia è sfruttata da decenni, e si hanno già nozioni precise sui dosaggi pediatrici. A differenza di altri Paesi o compagnie farmaceutiche, Cuba si è offerta di condividere le sue conoscenze su come produrre i vaccini (incluso un vaccino nasale ancora in fase di sperimentazione) con altri Paesi in via di Sviluppo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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