Il Piemonte ha raggiunto il traguardo di 500 donazioni di cellule staminali emopoietiche destinate al trapianto per pazienti italiani ed esteri, di cui 130 di provenienza alessandrina.
Il Centro Donatori di Alessandria (CD AL01), che opera all’interno della Struttura di Medicina Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera, diretta dal Dr. Roberto Guaschino, ha iniziato la sua attività nel 1990. Grazie all’intenso lavoro di informazione e sensibilizzazione svolto nelle piazze e nelle scuole, ora ricopre la posizione di secondo registro in Piemonte per numero di donatori iscritti, 15.500 tra la provincia di Alessandria e quella di Asti, nonché di numero di donazioni di cellule staminali, come dimostra l’attestato ricevuto nei giorni scorsi. “Nella maggior parte dei casi – spiega Lia Mele, Dirigente Biologo di Medicina Trasfusionale dell’Ospedale di Alessandria – le cellule staminali emopoietiche sono state prelevate dal sangue periferico con una procedura di aferesi presso il Centro Prelievi di cellule staminali (CP AL01) della Struttura di Medicina Trasfusionale di cui è responsabile la Dr.ssa Sabrina Leoncino, subentrata al Dr. Franco Dallavalle, ora in pensione. La ricerca di un donatore non consanguineo è molto complessa e richiede un considerevole impiego di risorse, poiché coinvolge numerosi specialisti e strutture: il successo del programma, quindi, non sarebbe possibile senza questa collaborazione sinergica e multidisciplinare che si basa anche sul sostegno fondamentale dell’ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) e delle Associazioni di volontariato del sangue impegnate a favorire la cultura della donazione”.
L’elemento di spicco e di forza di questo programma di medicina globale, a cui partecipa attivamente anche il Centro Donatori di Alessandria con 130 donazioni già effettuate, è l’internazionalità che consente di realizzare il trapianto, processo già complesso e articolato, anche quando il donatore e il ricevente vivono in nazioni e continenti diversi. Il 32% delle donazioni di cellule staminali emopoietiche, infatti, ha raggiunto il paziente al di fuori dei confini italiani, per lo più in altri Paesi europei e negli USA, ma anche in Brasile e Argentina, sempre rispettando il tempo massimo di 24 ore dal prelievo.
I 500 donatori effettivi che hanno permesso al Piemonte di raggiungere questo obiettivo, sono stati selezionati tra gli oltre 70mila che in questi 30 anni si sono iscritti al Registro nazionale IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry) tramite i Centri che si collocano all’interno dei Servizi Trasfusionali piemontesi. “Vogliamo quindi ringraziare – conclude la Dr.ssa Mele – i nostri donatori, che con la loro generosità, ci permettono di curare pazienti affetti da malattie ematologiche e genetiche che non hanno trovato un donatore compatibile nell’ambito della loro famiglia”.