Il 29 Novembre nel Salone di Rappresentanza la tappa piemontese del Corso SICP
Una giornata interamente dedicata al cuore dei piccoli pazienti pediatrici per fare chiarezza sulle patologie correlate alla cardiopatia e sui trattamenti che si possono eseguire in maniera multidisciplinare, anche con il supporto delle famiglie.
Si tratta di “Il bambino con cardiopatia congenita e la prevenzione delle infezioni respiratorie”, un evento formativo che si svolgerà il 29 Novembre presso il Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria a partire dalle ore 9.00. Unica data prevista per il Piemonte, l’iniziativa fa parte dei “Corsi SICP” organizzati in tutta Italia dalla Società Italiana di Cardiologia Pediatrica e delle Cardiopatie Congenite: “Una tappa importante – afferma Enrico Felici, Direttore di Pediatria AO AL – che rientra nel progetto di potenziamento delle attività specialistiche dell’Ospedale Infantile di Alessandria e che si trova perfettamente in linea con gli obiettivi di valorizzazione delle diverse specialità e di aggiornamento sinergico. Si pensi che nell’Ambulatorio di Cardiologia Pediatrica, solo da aprile, sono state svolte oltre 1500 prestazioni ambulatoriali e circa 1400 consulenze interne ”.
Il focus del corso sarà sul primo anno di vita del bambino con cardiopatia congenita, ovvero il più importante per la sua sopravvivenza, durante il quale risulta essenziale il controllo delle cardiopatie, delle eventuali complicanze e delle malattie correlate. Nelle quattro sessioni ci si concentrerà quindi sulla richiesta dell’ECG e sulla corretta lettura dell’ecocardiogramma, sulle diverse profilassi e patologie che potrebbero andare a sommarsi alla cardiopatia o che di essa sono una conseguenza e infine sulla rete integrata di servizi di Cardiologia Pediatrica presenti sul territorio regionale.
“L’approccio multidisciplinare e il coinvolgimento della famiglia del bambino sono fondamentali – spiega la Dr.ssa Francesca Cairello, Referente dell’Ambulatorio di Cardiologia Pediatrica AO AL – pertanto serve un’efficace interazione sia tra gli specialisti sia con i genitori in modo tale da incoraggiare comportamenti preventivi che portano a una diminuzione del rischio di ospedalizzazione del bambino”.