Nadia Biancato, presidente provinciale di AIDO – Associazione Italiana Donatori Organi, Tessuti e Cellule, evidenzia come nonostante due donatori su tre non avessero espresso in vita la loro volontà, l’opera di sensibilizzazione svolta ha portato ad una scelta consapevole da parte dei famigliari permettendo ad altre persone una nuova vita e puntualizza: “Il giovane donatore è l’esempio di quanto sta avvenendo: le nuove generazioni sono molto più attente al prossimo. I giovani sono i migliori ambasciatori del dono: per loro è normale dare il consenso per salvare vite umane se c’è la compatibilità, se si verificano le cause che portano ad una morte encefalica. Poiché nulla è cambiato rispetto all’attuazione della Legge organica sulla donazione, perché il provvedimento del Ministro Grillo che avrebbe dato compimento ai propositi della Legge sono rimasti in sospeso con la caduta del Governo, vale il consenso dato in vita. Invitiamo dunque tutti i cittadini a venire a trovarci nei punti informativi allestiti in Alessandria e provincia il 28 e 29 Settembre, Giornate Nazionali AIDO, per informarsi. Ma poiché la nostra associazione non si occupa solo di promuovere la cultura della donazione ma si preoccupa della salute attuale dei cittadini, facendo prevenzione, insegnando buoni stili di vita, invitiamo a partecipare alla camminata che si svolgerà sempre il 29 Settembre: in occasione della seconda edizione di CamminAIDO il Comune di Castelletto Monferrato che la ospiterà intitolerà uno dei suoi sentieri escursionistici ad AIDO e a Martina Scaglione, una giovane scomparsa prematuramente, che avrebbe voluto donare i suoi organi. Un esempio che ha lasciato un segno nel piccolo centro alle porte di Alessandria e che ha permesso di diffondere la cultura della donazione in modo straordinario”.
Tre donazioni di organi in pochi giorni: lo segnala Valeria Bonato, responsabile della Terapia Intensiva, afferente alla Rianimazione diretta da Fabrizio Racca, dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria che specifica: “Tra il 10 e l’11 settembre abbiamo effettuato due osservazioni di morte encefalica presso la terapia intensiva con consenso da parte dei familiari alla donazione – Spiega ancora Bonato – un uomo di 77 anni che ha donato fegato e reni e un uomo di 80 anni che ha donato il fegato. Qualche giorno prima avevamo riscontrato l’osservazione di morte encefalica di un ragazzo di 18 anni che aveva espresso in vita la volontà di donare gli organi, al rinnovo della carta d’identità”.
L’Azienda Ospedaliera ringrazia le famiglie che, in un momento così doloroso, hanno saputo dare una testimonianza di grande sensibilità permettendo con il consenso alla donazione a tanti pazienti di ricevere il trapianto; ma ringrazia anche tutti gli operatori che hanno collaborato insieme per giungere dalla donazione al prelievo degli organi.