Una giuria d’eccezione, artisti internazionali e tanti progetti per valorizzare il territorio
Domani si riunisce la Giuria per il Premio Acqui 2019 nella Sala Giunta del Comune
L’Italia chiama e il resto del mondo risponde. Dal 1993, ogni due anni, artisti provenienti da cinque continenti si danno appuntamento in Piemonte e così anche per il 2019. Un viaggio affascinante alla scoperta dell’arte incisoria contemporanea conduce ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria, nota già in epoca romana per le terme, incastonata tra i vigneti dell’Alto Monferrato, Patrimonio UNESCO dal 2014. Qui è tutto pronto per le selezioni del Concorso Premio Acqui 2019 e per la XIV edizione della Biennale Internazionale per l’Incisione, che avrà luogo il prossimo giugno, organizzati dall’omonima Associazione e patrocinati da Rotary Club Acqui Terme, Regione Piemonte e Comune di Acqui Terme. Un’occasione imperdibile per conoscere la produzione attuale della grafica mondiale nelle diverse forme tradizionali e sperimentali. Molti artisti italiani e internazionali – alcuni maestri affermati, altri giovani talenti – partecipano con opere originali a questo momento fondamentale di confronto globale. Tante voci, diversi linguaggi e tecniche: puntasecca, acquaforte, acquatinta, silografia, bulino, vernice molle. La Biennale di Acqui, nata all’interno del Rotary locale con l’allora Presidente Giuseppe Avignolo, sin dall’inizio e ancora oggi responsabile della manifestazione, ha voluto promuovere il patrimonio artistico e culturale delle arti grafiche, in particolare incisorie, favorire lo scambio di idee e tecniche e far conoscere l’attività delle scuole di grafica sparse nel mondo. I numeri parlano da soli: in 25 anni ha ospitato 3.295 artisti provenienti dai cinque continenti, in rappresentanza di 67 nazioni e ha costituito una collezione unica, quella del Museo dell’Incisione nel Castello dei Paleologi di Acqui Terme. “Negli anni ’90 – sostiene il Presidente – si discuteva tra amici su che tipo di manifestazione potesse essere utile per far conoscere nel mondo il Monferrato e la mia personale passione per la grafica d’arte mi indusse a spingere verso questa scelta che, fortunatamente, trovò nel 1993 l’appoggio di Angelo Dragone, noto e arguto critico d’arte torinese, nell’avvio della manifestazione che dal 2003 divenne internazionale e nella prossima edizione riserva importanti novità”. A partire dalla nuova sede espositiva nella splendida Villa Ottolenghi Wedekind, capolavoro firmato dall’architetto Marcello Piacentini e dal paesaggista Pietro Porcinai, attualmente di proprietà dell’imprenditore Vittorio Invernizzi, che ha sottoscritto un accordo con l’Associazione Biennale per l’Incisione. A giugno 2019 la Sala delle Pietre e lo Studio degli Artisti dell’articolato complesso di Monterosso ospiteranno l’archivio museale del Premio Acqui e alcuni momenti della Biennale. Altra rilevante novità riguarda l’eccezionale giuria che si riunirà sabato 24 novembre nella sala Giunta del Comune, per selezionare le tante opere iscritte al concorso, composta da cinque professionisti di fama internazionale specializzati nella grafica, nel design e nell’artigianato: l’architetto Matteo Ragni, uno dei più quotati designer a livello mondiale; Alina Kalczyńska-Scheiwiller artista polacca molto apprezzata e famosa dagli anni ’80 per i suoi straordinari libri d’artista; l’intellettuale e maestro di grafica Glauco Lendaro Camilles, che ha collaborato con Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini, l’architetto progettista Eleonora Odorizzi, creatrice di Italian Stories, la piattaforma che censisce le eccellenze dell’artigianato nazionale nel mondo e Andrea De Simeis, maestro cartaio e incisore salentino i cui lavori sono presenti in prestigiosi archivi di grafica nazionali e internazionali, già vincitore nel 2011 del Premio Acqui Giovani, a cui l’Associazione ha affidato il coordinamento artistico della Biennale con l’intenzione di costruire una nuova proposta di turismo culturale. “Questa edizione sarà solo un’anticipazione di quello che avverrà nei prossimi anni – afferma De Simeis – e cioè nuovi sviluppi della disciplina calcografica; un’apertura all’universo dell’artigianato, del design e delle arti applicate, sulla scorta delle grandi esperienze avanguardiste; ma soprattutto l’occasione per far vivere al turista un’autentica esperienza con il territorio, che partendo dall’arte incisoria coinvolga paesaggio, enogastronomia, artigianato e benessere”. Prossimo appuntamento a gennaio con la Giuria Popolare che selezionerà i vincitori del Premio.