Venerdì 27 maggio, settimo appuntamento di “E a un certo punto il rosso cambiò colore” alla Fondazione Luigi Longo con il giornalista Enrico Deregibus e la cantautrice Francesca Incudine.

 

Venerdì 27 maggio – ore 21, ingresso libero – alla Fondazione Luigi Longo (via Baudolino Giraudi 421- Castellazzo Bormida) si terrà il sesto appuntamento della rassegna “E a un certo punto il rosso cambiò colore”. La serata intitolata “Quando i poeti sognano gli angeli” vedrà protagonisti lo scrittore e critico musicale Enrico Deregibus e la cantautrice Francesca Incudine. Nella prima parte della serata, Enrico Deregibus farà una chiacchierata ad ampio raggio sulla musica e i suoi – oscuri e\o luminosi – dintorni, si parlerà senz’altro di Francesco De Gregori (Enrico viene, a ragione, considerato il maggior esperto del De Gre!), del nostro conterraneo Luigi Tenco, ma anche di Amnesty International e del suo Festival e, naturalmente, delle nuove leve della canzone d’autore italiana. E tra queste nuove leve, si colloca meravigliosamente, la cantautrice siciliana Francesca Incudine che, accompagnata da Nicola Merlisenna alla chitarra e Salvo Compagno alle percussioni, si esibirà in uno spettacolo dal titolo poetico “Di semi sparsi al vento…” caratterizzato da una scelta delle sue composizioni, che affondano le radici nei suoni e nei ritmi della world music, tratte in gran parte dall’album Tarakè, premiato con la Targa Tenco come miglior album in dialetto nel 2018. Uno spettacolo, di quelli che muovono il pensiero, che sicuramente ci regalerà qualche sorpresa inedita e tanta gioia, tanti sorrisi. Gli Yo Yo Mundi e Francesca Incudine, si sono incontrati l’anno scorso al Premio Voci per la Libertà indetto da Amnesty (e insieme a loro c’era pure Enrico Deregibus) ed è proprio grazie a quell’incontro che è scaturito l’invito a questa rassegna, dopo la straordinaria esibizione di Francesca che ha conquistato gli Yoyo, dopo i sorrisi e i complimenti scambiati dietro il palco!  Ci attende, dunque, una serata imperdibile piena di suggestioni, racconti, colori, curiosità, ritmi e fragranze (quelle siciliane, grazie a Francesca ed ai suoi musicisti, sicuramente!). Ecco i brevi cenni biografici dei due protagonisti dell’evento di venerdì prossimo: Enrico Deregibus è scrittore e giornalista musicale nonché consulente o direttore artistico di vari festival in tutta Italia, da “Voci per la libertà” al Mei Meeting Etichette Indipendenti. Nella nostra provincia dal 2015 dirige “PeM! Parole e musica in Monferrato”, rassegna che tocca vari comuni e si svolge dalla fine agosto alla fine di settembre. È considerato il maggior esperto italiano di De Gregori, sul quale ha pubblicato diversi volumi, ultimo dei quali “De Gregori. I testi. La storia delle canzoni”. È inoltre ideatore e curatore del “Dizionario completo della canzone italiana” (Giunti, 2006) e, con Enrico de Angelis e Sergio Secondiano Sacchi, di “Il mio posto nel mondo. Luigi Tenco, cantautore. Ricordi, appunti, frammenti” (BUR, 2007). Del 2013 è “Chi se ne frega della musica?”, una raccolta antologica di suoi scritti usciti su varie testate (NdAPress). Francesca Incudine, cantautrice e percussionista siciliana, si appassiona all’età di 13 anni ai tamburi a cornice, e comincia a studiare le percussioni e il canto fino ad arrivare ad impadronirsi delle forme musicali che le sono più proprie; tra queste, la musica folk, di radice popolare che spazia fino alla world music. Intraprende anche la strada della canzone d’autore, scrivendo e componendo in siciliano. Tante già le esperienze artistiche che le hanno permesso di consolidare un percorso in continua crescita. Tra quelle più significative la partecipazione al Premio per la World Music dedicato ad Andrea Parodi che nel 2010 le ha fatto conquistare insieme alla Compagnia Triskele il primo posto con la canzone “Fimmini”, il cui testo porta la sua firma; numerosi i premi arrivati invece nel 2013 con il brano “Iettavuci” (Premio della Critica, Premio Miglior Testo, Premio Migliore Musica, Premio dei Bambini). Tanti i riconoscimenti ottenuti: “L’artista che non c’era” (2014), Premio InCanto (2016), Premio Botteghe d’Autore (2016) e il premio nazionale Musica Controcorrente (2016). Nel 2018 esce il suo secondo disco dal titolo Tarakè vince la Targa Tenco come miglior album in dialetto. Nello stesso anno vince il Premio Bianca d’Aponte, aggiudicandosi anche il premio della critica “Fausto Mesolella”. Ci fa piacere ricordare che questa manifestazione culturale – curata artisticamente da Paolo E. Archetti Maestri ed Eugenio Merico -, ha il patrocinio del Comune di Castellazzo Bormida, e vanta la collaborazione de l’Associazione Gioco del Mondo, l’Associazione Memoria della Benedicta, Radio Gold e la Ristorazione Sociale “Ristò” – che durante l’evento offrirà anche un servizio bevande –. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, resta gradita la prenotazione ai numeri: 338.3285336 345.7395242 393.9094004 – volendo anche messaggi whatsapp – oppure scrivendo a [email protected] (si ricorda che è possibile contribuire alle attività della Fondazione www.fondazioneluigilongo.it).  Gli eventi si terranno al coperto nelle sale espositive della Fondazione Longo.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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