Nel gennaio 2016 fu presentato all’Amministrazione del Comune di Borghetto di Borbera e all’associazione “Le Cucalle” di Torre Ratti, che nasce con l’obiettivo di promuovere e organizzare manifestazioni ricreative e culturali, il progetto del pittore professionista piemontese Enrico De Benedetti dal titolo “Dalla poetica del riciclo al giocattolo”.
In seguito, da quest’idea nacque il Museo del giocattolo, inaugurato il 30 ottobre 2016, nella Casa del Fante di Torre Ratti, frazione di Borghetto di Borbera (ricavata da un ex posto di guardia dei militari della Repubblica di Genova, ristrutturato e messo a disposizione dal Comune). L’artista ha voluto dimostrare che con un po’ di manualità, fantasia e inventiva si può evitare quel mondo fatto di giocattoli già confezionati che, pur adempiendo al loro scopo, hanno fini esclusivamente commerciali, dimenticandosi della vera natura del gioco, fonte infinita di immaginazione infantile. De Benedetti ha donato 250 pezzi originali e unici, compresi di catalogo: con tappi di plastica, cartoni, legno e altre componenti inizia ad assemblare locomotive, macchine, aeroplani e giostre.
“Da tempo cercavo una forma nuova di comunicazione, fuori dai canoni della pittura – spiega l’artista – e il percorso che ho intrapreso dal 2005, volto alla rielaborazione della pop art, mi ha portato a creazioni estetiche. Sono nati così i giocattoli, riciclando tappi di bottiglia, orologi, lattine, bottiglie di plastica, vaschette di cibo per gatti (diventate piccole giostre) o scatole di legno (trasformate in locomotive). Direi che sono i giocattoli che ci guidano in un affascinante viaggio alla scoperta di eventi sociali, culturali e di innovazioni scientifiche e tecnologiche. In fondo la mia è un’idea romantica, è un desiderio di ritorno al passato, quando il padre costruiva i giocattoli ai propri figli e il giocattolo era il simbolo di quel rapporto di complicità; quando l’amore non si misurava con il denaro e il genitore univa la propria manualità allo stimolo della fantasia del figlio. La mia più grande gioia – conclude – è far sorridere i bambini, perché ogni bambino è un artista e ogni visitatore può ritrovare il proprio bambino interiore”.
Una forma artistica d’avanguardia, perché la materia prima di De Benedetti altro non è che materiale riciclato. Questo percorso d’arte dal riciclo al giocattolo permetterà ad adulti e bambini di ritrovare la fantasia di ognuno di noi, ormai poco stimolata. Il tutto anche grazie alla collaborazione con l’associazione “Le Cucalle”.
Il Museo è meta di bambini e adulti: è possibile prenotare visite guidate all’interno della struttura per scuole dell’infanzia, primarie, medie e superiori.
Nicolò Grattarola