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Dopo due fortunate edizioni, torna in primavera al Teatro Sociale di Valenza la rassegna “Morire dal ridere” edizione 2019, un’occasione unica per la città di Valenza che si presenta nella sua rinnovata veste di format interdisciplinare. Scopo: presentare linguaggi diversi ma legati da un appeal “leggero” in grado di coinvolgere e accontentare un pubblico trasversale.

Comicità, satira e umorismo, trait-d’union delle sette proposte di “Morire dal ridere” dal 28 marzo al 30 maggio, con i loro codici espressivi complessi riescono ad aprire varchi di riflessione profonda e – a ben vedere – serissima sul nostro contemporaneo.

L’inaugurazione della rassegna, organizzata dall’Associazione Valenza Teatro Social Club, in collaborazione con CMC/Nidodiragno Produzioni, è affidata giovedì 28 marzo, a Rita Pelusio, attrice e comica di – tra gli altri- Zelig, Colorado, Markette, che da anni sperimenta un teatro che sa essere al contempo comico e civile. Nel suo poema etico “Urlando Furiosa” la Pelusio racconterà le battaglie e le meditazioni sul presente di una “diversamente paladina”.

Forte è il legame con il territorio che intende mantenere “Morire dal ridere”, grazie alla presenza in cartellone di alcuni spettacoli di realtà artistiche locali. Giovedì 4 aprile sarà ospite il Teatro degli Acerbi, compagnia di Asti, con lo spettacolo “Zuppa di latte – ueinting for Carlin”, commedia tra realtà e favola, ispirata al racconto omonimo di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Lo show degli alessandrini PassoCarrabile “Tra le corde del tempo”, in programma sabato 13 aprile, sarà molto più di un concerto ma un vero “viaggio” nella storia della musica cantautorale, dal gregoriano ai giorni nostri. Con residenze ad Arquata Scrivia e Alessandria, ecco ancora la compagnia Commedia Community, al Teatro Sociale giovedì 9 maggio con il testo shakespeariano “La bisbetica domata”, diretto da Luca Zilovich.

La promozione territoriale si esplicita anche attraverso la collaborazione con il comitato “L’Oro dal Po al Monferrato” grazie alla quale i possessori Card “L’Oro dal Po al Monferrato”, avranno diritto ad un biglietto agevolato per tutti gli eventi della rassegna “Morire dal ridere”: un modo per contribuire allo sviluppo e alla promozione della piccola economia locale all’insegna di un’offerta culturale che sappia restituire valore alla comunità, a tutto campo.

La programmazione trasversale ma sempre condita da umorismo propone poi, giovedì 18 aprile, la danza contemporanea dell’innovativo e pluripremiato “R.osa” con Claudia Marsicano, Premio UBU 2017 come migliore attrice-performer Under 35: una dissacrante satira del culto dell’essere ‘in forma’ ad ogni costo.
Si interroga sul tema della dipendenza dalle nuove tecnologie lo spettacolo “Ah, com’è bello l’uomo” (giovedì 23 maggio) proposto dalla compagnia di circo contemporaneo Zenhir, nata grazie alla co-produzione della Scuola di Circo Flic di Torino.

“Morire dal ridere” si chiude in levare giovedì 30 maggio, con una serata di stand-up comedy, espressione comica figlia di un impiego culturale dell’umorismo, che pone al centro la parola libera, forte, “colta” e soprattutto personale. Nel corso della serata conclusiva, oltre ad ospiti speciali, si esibiranno i comici finalisti del Contest “Stand-up Valenza”, concorso per nuovi talenti aperto a professionisti e non, promosso dal Valenza Teatro Social Club. Al contest si può partecipare gratuitamente inviando, entro martedì 30 aprile, un breve video di presentazione alla mail [email protected]. Sarà la Giuria di “Morire dal ridere” a scegliere 5 concorrenti che proporranno il loro show live sul palco di Valenza. Il vincitore finale del contest avrà l’opportunità di inserire un proprio spettacolo all’interno della programmazione del Teatro Sociale di Valenza nella prossima stagione 2019/2020.

La rassegna gode del contributo della Fondazione CRT, essendo tra i progetti vincitori di “Not&Sipari” 2018, bando della Fondazione CRT dedicato alla diffusione capillare delle rassegne culturali e degli spettacoli dal vivo sul territorio.

Tutti gli spettacoli di “Morire dal ridere” sarannno al Teatro Sociale di Valenza (corso Garibaldi 58) con inizio alle ore 21.00

Prezzi dei biglietti: intero 12 euro / ridotto 8 euro (soci Novacoop; card ‘L’oro dal Po al Monferrato’; SpringUp).
È possibile, inoltre, acquistare una card “Morire dal ridere” che permette l’accesso ai 7 spettacoli al costo speciale di 42 euro.

I biglietti sono in vendita anche online su: https://www.liveticket.it/valenzateatro
La biglietteria è aperta da mercoledì a venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 12.00.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0131/ 942276 – 324.0838829 – mail: [email protected] www.valenzateatro.it
Facebook @valenzateatro
Instagram @teatrosocialedivalenza

giovedì 28 marzo 2019 – ore 21

Rita Pelusio

URLANDO FURIOSA – un poema etico

Dopo aver attraversato l’Italia con il suo spettacolo, Rita Pelusio – conosciuta dal grande pubblico per le sue collaborazioni con Zelig, Colorado e Markette ma anche per il suo impegno politico e sociale – giunge a Valenza con il suo emozionante “Urlando furiosa – un poema etico”, diretto dal giovane regista Riccardo Pippa.

Urlando è una diversamente paladina. Ha un problema: l’intolleranza al senno. Decisamente inadatta a stare sulla terra viene esiliata sulla Luna, dove finiscono tutte le cose perdute. E come loro anche Urlando si sente persa. Ora è lassù e guarda dall’alto il mondo che ha lasciato. Si chiede dove stia davvero la follia e dove la ragione. Non avrebbe fatto meglio ad accettare il senno terrestre che ha sempre intollerato? Vale la pena battersi per battaglie considerate perse?

“Urlando furiosa” è un buffone poetico e irriverente nato dalla fantasia di Rita Pelusio, attrice e autrice che da anni sperimenta un teatro che sappia essere al contempo comico e civile. Lo spettacolo che gioca con l’immaginario dell’epica, presenta un’eroina all’incontrario, piena di dubbi, in crisi, perennemente bastonata dalla realtà. Attraverso le sue riflessioni e il racconto delle sue battaglie perse si interroga sulle contraddizioni del presente e si chiede se ha ancora senso credere nell’incredibile, sfidare il cinismo e la disillusione, immaginare il futuro con più incanto.

La serata sarà poi impreziosita da un incontro con un ospite speciale legato al territorio alessandrino.
 Nato da un’idea di Andrea Lisco, il progetto ‘diversamente paladini’, si ricollega ai contenuti più profondi della pièce e coinvolge semplici cittadini, professionisti o rappresentanti di associazioni, enti e

Onlus che su un piano pubblico o strettamente privato, combattono per un ideale.
Sono storie di piccoli eroi – diversamente paladini, appunto – che hanno avuto il coraggio di tutelare i più deboli, trasformare un sopruso o un dramma personale in valore collettivo, che hanno denunciato, sbugiardato e sfidato i potenti, difendendo, ad ogni costo, il principio di giustizia e democrazia.
Nel corso della lunga tournée, tra i ‘paladini’ che fin ora hanno aderito, ci sono stati Salvatore Borsellino e il Movimento delle Agende Rosse; Manuela Valenti, direttore della Divisione Pediatrica di Emergency; l’avvocato Roberto Quintavalle divenuto un grande difensore delle donne dopo aver seguito un orribile caso di femminicidio; Maurizio Tamagni, della Fondazione Damiano Tamagni di Locarno; Andrea Franzoso, whistleblower che ha portato alla luce gli illeciti avvenuti all’interno di Ferrovie Nord Milano; Federico Gervasoni e Paolo Berizzi, giornalisti minacciati di morte per i loro reportage; Cristiano Rossi, alias Cris Brave, giovane rapper affetto da tetraparesi spastica; e Luciano Tirindelli agente di scorta di Giovanni Falcone ‘sopravvissuto’ alla strage di Capaci.

giovedì 4 aprile 2019 – ore 21

Teatro degli Acerbi

ZUPPA DI LATTE – UEITING FOR CARLIN

Una commedia tra realtà e favola, ispirata al racconto “Zuppa di latte” del fondatore di Slow Food, Carlo Petrini.
I suoi ricordi partono dalle latterie, dagli avventori che vi andavano a mangiare, dai personaggi che lì si potevano incontrare, ed è dallo stesso luogo che prende avvio il nostro racconto: una latteria dimenticata, come sospesa in una bolla di eterno presente. In una latteria anni ’70, una famiglia di lattai e i loro clienti abituali parlano di ciò che era, di ciò che è e di ciò che sarà senza distinzione tra passato, presente e futuro. Le tradizioni e l’attualità, i progetti e le speranze, il dialetto e la lingua “colta”, la filosofia popolare e la poesia del cibo: di questo si parla nella latteria dei Menghi, nell’attesa che ritorni il figlio che “hanno mandato a studiare”, Carlin.

In questa attesa dai toni beckettiani, in questo tempo quasi cristallizzato nella continua riproposizione del quotidiano, mamma Maria legge le lettere del figlio con apprensione; papà Giuseppe è convinto che “uramai Carlin a l’è n’ Merica e u turna mai pì, e u fa ben!” Il dutur Crivelli, che ha studiato, si fa forte delle sua scienza e della sua razionalità; munsù Cosio spaccherebbe tutto, compresa la faccia di “quelli là fuori”; madama Berbotto ha un segreto da nascondere e ne sa più di quanto dia a intendere…

Tra gag comiche, canzoni popolari e momenti di commozione si giunge all’epilogo: cosa sta succedendo fuori dalle annose mura della bottega?
Chi è che sta spronando una fiumana di gente a cercare quella latteria dimenticata?
E per finire, zuppa di latte per tutti.

sabato 13 aprile 2019 – ore 21

I PassoCarrabile

TRA LE CORDE DEL TEMPO

La musica è ovunque, ci circonda, è la colonna sonora della nostra vita. Quando lavoriamo, guidiamo la macchina, facciamo sport o la spesa, lei c’è. Quanto però riusciamo davvero ad apprezzarla?

Due amici, chiedendosi come sia nata la musica cantautorale intraprendono un viaggio nel tempo per scoprire le sue origini e la sua evoluzione. Accompagnati dalla loro big band, ripercorreranno le diverse epoche storiche, dal medioevo ai giorni nostri, raccontando i cambiamenti e le innovazioni musicali, commentando i testi e la loro stretta relazione con la storia, il tutto con sagace ironia e pungente satira. Attraverso le parole ogni artista fotografa i sentimenti della società in cui vive, in continua evoluzione ma inevitabilmente umana, e quindi incapace di sottrarsi a temi universali come l’amore, i sogni e il potere. Solamente immergendosi nella storia e nelle sue sfaccettature è possibile capire tutto questo.

Il progetto de I PassoCarrabile nasce come un duo acustico nel 2015, fondato da Pier Francesco Cervino e Nicola Coppola. Il gruppo inizia a suonare prima nei locali della provincia di Alessandria per poi allargarsi a tutto il Piemonte e Nord Italia, il repertorio proposto è vario e tocca diversi generi musicali.

Nel 2016 scrivono e mettono in scena lo spettacolo dal titolo “I PassoCarrabile -Tra le corde del tempo”.

Sul palco, ad accompagnare gli amici e la big band, due ballerine che interpreteranno i brani secondo lo stile del tempo e il coro.

giovedì 18 aprile 2019 – ore 21
Claudia Marsicano – Premio UBU 2017 Migliore attrice/performer Under 35

R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi

La performer Claudia Marsicano, vincitrice del prestigioso Premio UBU 2017 come “nuova attrice Under 35” porta in scena uno spettacolo irriverente, una dissacrante satira del culto dell’essere in forma ad ogni costo.
“R.OSA” è un’esperienza drammaturgica e ironica al tempo stesso, è arte applicata ai limiti fisici di ciascuno di noi, una mens sana in corpore sano, nonostante tutto, nonostante gli iperbolici chili di troppo, le pletoriche taglie bilanciate da un senso dell’umorismo messo a dieta e, nuovamente, affamato, un monologo che si nutre dello sguardo incuriosito di chi osa, senza spine, per riscoprirsi, r.osa.

Uno spettacolo “formoso”, one woman show, dissacrante ostentazione di corporature virulente, opulenza muscolare, figure alla Botero dipinte dalle armoniose pennellate della coreografa Silvia Gribaudi, autrice di “R.OSA”.
Lo scenario è quello dei magnifici Anni Ottanta, il linguaggio è l’eloquenza ginnica dell’unica donna sul palco, l’attrice Claudia Marsicano, performer curvy di dieci diversi virtuosismi che consentono al pubblico di valicare il muro dei pregiudizi e aggirare la legge di gravità.

giovedì 9 maggio 2019 – ore 21

Associazione Commedia Community / William Shakespeare

LA BISBETICA DOMATA

L’adattamento messo in scena narra di una compagnia di attori stralunati e confusionari, decisi a mettere in scena proprio il classico di Shakespeare. Gli attori sono poco più che saltimbanchi, con pochi oggetti di scena, abbigliati con costumi improvvisati e con le maschere che li trasformano nei personaggi della commedia. Il passaggio dalla scena alla vita di compagnia è costante, ritorna ciclicamente, evidenziando i rapporti interni tra gli attori, e le dinamiche della loro compagnia.

”La Bisbetica domata” è riadattata a questa dimensione, ma mantiene i connotati del testo originario. C’è Battista, gentiluomo padovano, assediato dagli spasimanti della bella figlia Bianca, ma deciso a non darla in sposa finchè la maggiore Caterina, la bisbetica, non troverà marito. Petruccio, uomo d’avventura e bisognoso di denaro, si lancia in un corteggiamento alternativo, sfrenato, combattivo, fatto di duelli con la spada e provocazioni senza possibilità di replica, suscitando in Caterina un misto di rabbia e interesse.In qualche modo, Petruccio e Caterina sono due spiriti affini, legati da un rifiuto per le norme sociali e una stravaganza nel vivere che li fa apparire come due emarginati. L’educazione della bisbetica, diventa quindi reciproca, Petruccio doma Caterina, quanto Caterina doma Petruccio.

Non solo i due protagonisti, ma anche tutti gli attori, comprendono come una vita passata a cercare di prevaricare sull’altro sia per lo più sprecata e inconcludente.

giovedì 23 maggio 2019 – ore 21

Compagnia Zenhir Circo contemporaneo

AH, COM’È BELLO L’UOMO

Lo spettacolo “Ah, com’è bello l’uomo” della giovane compagnia di circo contemporaneo Zenhir, nato grazie alla co-produzione della Scuola di Circo Flic di Torino, affronta in modo ironico e tagliente il tema della dipendenza dalle nuove tecnologie: un uomo ed una donna attraversano l’evoluzione dell’essere umano nei suoi ultimi secoli/negli ultimi anni/oggi.

Esplorando con entusiasmo i diversi modi di comunicare e le maniere di relazionarsi, passano da sei fasi simboliche:
#homo primaris: puro e brutale
#homo genuinis: la scoperta dei codici sociali

#homo capitalis: appare la proprietà privata
#homo smartphonis: la tecnologia a disposizione di tutti
#homo selfis: il telefono in tutto il suo splendore
#homo superlatif: la ricerca dell’ extraordinario
Il terzo individuo, il tecnico cosmico, si diverte della situazione. Manipola allo stesso tempo luce e musica, senza dimenticare i personaggi, ai quali confida preziosi regali, provocando i cambiamenti.

Dallo sguardo gentile e cinico è sempre un passo avanti alla storia.

giovedì 30 maggio 2019 – ore 21

STAND-UP VALENZA!

con i comici finalisti ed ospiti speciali del contest

Il gran finale della rassegna sarà dedicato alla scoperta di nuovi talenti della comicità.
In particolare, alla scoperta di artisti che incentrano la loro ricerca artistica sull’arte della stand-up comedy.

In un recente libro dello scrittore americano Eddie Tafoya e tradotto da Filippo Losito (Scuola Holden di Torino), la stand-up comedy è letteratura perché “codifica esperienza, produce una catarsi emozionale, ci intrattiene, defamiliarizza l’ordinario, rivela la cultura, richiede molteplici livelli d’interpretazione, è un gioco del linguaggio e genera meraviglia”:
Nell’accezione che vogliamo promuovere, la stand-up comedy è figlia di un impiego culturale dell’umorismo come strumento di comunicazione ed espressione, di un uso e uno sviluppo dell’intrattenimento e della comicità che mette al centro la parola libera, forte, espressiva e “colta” e soprattutto personale, volta a ricavare comicità dall’individuo e non dalle maschere.
Il contest sarà aperto a tutti gli artisti – professionisti e non – impegnati su questo tipo di qualità e ricerca. La partecipazione sarà gratuita e la selezione avverrà in due fasi.

Al contest si può partecipare gratuitamente inviando, entro martedì 30 aprile, un breve video di presentazione. Sarà la Giuria di “Morire dal ridere” a scegliere i 5 concorrenti che avranno la possibilità di proporre il loro live sul palco di Valenza nella serata finale di giovedì 30 maggio.

I partecipanti daranno quindi vita ad un vero e proprio show durante il quale è prevista anche la partecipazione di varie “guest star” della comicità.
La serata – condotta da Francesco Giorda, attore brillante noto nel panorama teatrale piemontese – si concluderà quindi con il verdetto del pubblico e di una giuria selezionata che sancirà il vincitore del contest. Quest’ultimo avrà l’opportunità di inserire un proprio spettacolo all’interno della programmazione del Teatro Sociale di Valenza nella prossima stagione 2019/2020.