Al Marengo Museum di Spinetta Marengo prosegue con successo di pubblico sino al 5 febbraio 2017 la mostra “Napoleone e Canova, il Pantheon dell’Imperatore a Marengo”, che celebra l’incontro tra Napoleone Bonaparte e l’artista Antonio Canova, padre del Neoclassicismo nella scultura europea e autore di otto sculture in gesso che ritraggono i diversi componenti della famiglia imperiale, con evidente intento celebrativo. Le sculture, che potranno essere ammirate nel percorso espositivo, provengono dalla Gipsoteca di Possagno, in provincia di Treviso, luogo natale del Canova.
I bozzetti preparatori per le sculture, sempre modellati nel gesso, recano nella quasi totalità le repères, quella sorta di macchioline nere che spesso punteggiano la candida fisicità di volti e corpi canoviani. Questi punti servivano per replicare, per mezzo di pantografi, il bozzetto nella copia in marmo, che quindi poteva essere inviata ai committenti.
Accanto all’effigie più famosa del gruppo scultoreo, quella dell’Imperatore – modellata dal Canova nel 1802, quando il Bonaparte ricopriva il ruolo di Primo Console, e poi continuamente replicata da 1803 in poi, anche a causa dell’immediato successo ottenuto – si affiancano, nella mostra a cura di Mario Guderzo, i ritratti dei familiari più cari e più vicini al grande condottiero, cui Napoleone stesso affidò talvolta incarichi di governo e rappresentanza e che si vollero far immortalare dall’artista più importante del tempo: le sorelle Elisa, Paolina e Carolina, alle quali lo legava un rapporto di particolare affetto, la madre Maria Letizia Ramolino, la moglie Maria Luisa d’Asburgo e la cognata Alexandrine de Blechamp, sposa del fratello Luciano. In utimo, si può ammirare in mostra il ritratto del Cardinale Fesh, fratellastro di Letizia Ramolino, molto vicino alla madre di Napoleone e famoso come formidabile collezionista dei maggiori pittori dell’epoca, da Mantegna a Botticelli, da Tintoretto a Tiepolo.
Ai gessi giunti dal Museo di Possagno si accompagnano anche alcuni disegni e incisioni preparatori: tre disegni rimandano agli studi effettuati per un monumento a Napoleone Bonaparte e tre incisioni – tutti provenienti dal Museo Civico di Bassano del Grappa – fanno riferimento a un monumento dell’ Imperatore a cavallo e alla raffigurazione di questi come Marte Pacificatore.
Il Marengo Museum luogo dell’esposizione, all’interno di Villa Delavo – costruzione edificata nel 1846 per opera del farmacista Giovanni Antonio Delavo – conserva reperti e cimeli risalenti all’epoca della battaglia di Marengo e presenta un ricco percorso didattico e multimediale.
Nel 2009 all’esterno è stata edificata una piramide, con funzioni di accoglienza dei visitatori, che prende in realtà spunto da un editto che Napoleone emanò all’indomani della battaglia, ordinando che si costruisse in quel luogo una piramide commemorativa dello storico evento bellico, a imperitura memoria.
La mostra è promossa dal Comune di Alessandria, Assessorato ai Beni e Politiche Culturali, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria con il contributo della Regione Piemonte, con la collaborazione del Museo e Gipsoteca “Antonio Canova” di Possagno.
Gli orari di apertura al pubblico sono i seguenti: venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Le visite guidate e i laboratori sono possibili quotidianamente, su prenotazione. Il costo del biglietto intero è di euro 5, ridotto euro 3, gratuito sino a 12 anni. Per informazioni: www.marengomuseum.it
Barbara Rossi