Il racconto degli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi
Si ritrova un capitolo critico della storia italiana nell’ultimo film di Gianni Amelio. Mercoledì 19 febbraio (ore 21.00) al CineTeatro Sociale di Valenza il regista, già Leone d’Oro 1998, firma “Hammamet”, il racconto degli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da un somigliantissimo Pierfrancesco Favino.
A distanza di 20 anni dalla morte di uno degli uomini politici più importanti della Repubblica Italiana, la pellicola riporta a galla il nome di Craxi, un tempo sulle copertine di tutti i giornali e oggi occultato silenziosamente sotto strati e strati di sabbia. Un nome che molti non vogliono ricordare, che intimorisce altri e che altri ancora vorrebbero cancellare, forse per sempre.
Il film, basato su testimonianze reali, è scandito da tre tappe che riguardano il “re caduto”: l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, indagato poi nell’inchiesta Mani Pulite; la figura della figlia Stefania che lotta per lui e istituisce la Fondazione Craxi, volta a tutelare l’immagine del padre; e, infine, un misterioso giovane che entra nell’ambiente politico della famiglia Craxi, provando a demolirlo da dentro.
“Hammamet” non mette tanto l’accento sulla figura politica, quanto sulla vita privata di Craxi, con riferimenti alla realtà dell’epoca e alle inevitabili considerazioni sulla perdita del potere.
Il Craxi di Gianni Amelio è il grande e importante uomo politico che ha segnato la storia del nostro paese e che, allo stesso tempo, è legato a grandi e riconosciute colpe: colpe che nel film lo perseguitano sotto forma di fantasma shakespeariano in carne e ossa e lo costringono a fare i conti con la sua vita e con la sua eredità.
Nel cast, oltre a Pierfrancesco Favino, troviamo Renato Carpentieri, Claudia Gerini, Livia Rossi e Luca Filippi.