Il racconto di un ospedale che ha cambiato pelle. Il sacrificio di un medico in prima linea. La cronista che vede il coraggio negli occhi dei soccorritori. Quella foto, pubblicata sul giornale, che testimonia gli ultimi momenti di vita di un paziente. Vivere da sola e al rientro a casa, dopo una giornata di lavoro, vedere dalla finestra la città vuota, con le ambulanze che passano, e sentirsi fortunata. Gli infermieri, angeli senza ali. Dalla tragedia, una buona occasione per cambiare. La normalità persa, come può essere l’appuntamento con il barbiere con cui si parla ovviamente di calcio. I volontari che portano farmaci. La scuola al tempo del Covid-19.
Sono 27, in tutto, i contributi che si potranno leggere sull’e-book ‘I giorni del coraggio e
dell’orgoglio’, il libro che sarà pubblicato sul sito della Fondazione SolidAl e che raccoglierà quei ‘Racconti di dolore e di speranza’ (così recita il sottotitolo) che ci consentiranno di riavvolgere il nastro degli ultimi tre mesi della nostra vita, quella segnata dal Covid-19. Lo potremo in un certo senso riascoltare grazie ai racconti di medici, infermieri, pazienti dell’ospedale di Alessandria, giornalisti e studenti.
L’e-book sarà scaricabile a offerta. Indipendentemente dal risultato economico che si potrà raggiungere, l’iniziativa è un altro passo sulla strada che ha portato alla riscoperta del senso di appartenenza a una comunità e dell’orgoglio di essere italiani e, nella fattispecie, alessandrini. Non si spiegano diversamente la generosità manifestata nei momenti più difficili della pandemia, il coraggio e la speranza che si toccavano virtualmente con mano, così come il pensare per una volta a fare squadra. Concetti sintetizzati nel titolo: rappresentano un bene prezioso da conservare che, si spera, potrà servire anche per i mesi e gli anni che verranno.
Il libro, che conterrà anche fotografie che riassumono, come solo le immagini possono fare, il senso del difficile periodo dell’emergenza, sarà disponibile nelle prossime settimane. Un’emergenza che la provincia si è lasciata alle spalle anche grazie agli alessandrini che hanno aderito all’invito della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e contribuito, con i loro versamenti, a raccogliere oltre 1.000.000 per le strutture sanitarie del territorio. Invito che vale anche per questa iniziativa.