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“25 grammi di felicità” è un libro di cui ci si può facilmente innamorare all’istante. Conquista, per lo stile di scrittura semplice e immediato e soprattutto per la storia che narra, quella del rapporto di cura e affettivo nato tra l’umanissimo e infaticabile veterinario cuneese Massimo Vacchetta e una riccetta, Ninna, denutrita e in difficoltà, del peso di soli 25 grammi. Massimo la cura, la restituisce alla vita e poi alla libertà nel suo ambiente naturale. Per continuare ad aiutare i ricci trascurati, spesso maltrattati dall’uomo, come Ninna, Vacchetta crea il Centro di Recupero Ricci “La Ninna”, sezione staccata del CRAS di Bernezzo (Cn).

Ma la storia raccontata da Massimo e dalla giornalista Antonella Tomaselli non è solo quella di Ninna ma anche dei cani Lilly e Jack, degli animali ospitati dal Centro Recupero Animali Selvatici, e di tutte quelle splendide e indifese creature che vivono sotto lo stesso cielo insieme a noi. Il libro di Massimo aiuta a riscoprirle, rivalutarle, e, in definitiva, ad amarle con tenerezza e senso di protezione, specialmente se si tratta dei seducenti, ancora poco conosciuti ricci a cui il veterinario dedica vita e lavoro.

«Non vivrai pienamente la tua giornata se non farai qualcosa per qualcuno che non potrà mai ripagare»: questo aforisma è diventato per Massimo Vacchetta un vero e proprio monito, da quando un piccolo riccio gli ha cambiato la vita.

(Massimo Vacchetta con Antonella Tomaselli, 25 grammi di felicità. Come un piccolo riccio può cambiarti la vita, Sperling & Kupfer, 2016, 185 pp., euro 17.00)

Barbara Rossi

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