Il nuovo album della band sotto le stelle di Arquata Scrivia
Dopo quasi 25 anni gli Yo Yo Mundi tornano ad Arquata Scrivia inaugurando l’apertura della stagione estiva alla Nuova Arena Teatro della Juta Venerdì 25 Giugno alle ore 21:30.
Il nuovo album, “La rivoluzione del battito di ciglia”, è il diciannovesimo disco del gruppo in trentuno anni di carriera. È un album che segna una svolta nella discografia della band acquese, che anche questa volta ha cercato di stupire il proprio pubblico. Il titolo è un vero e proprio manifesto della loro poetica e del loro impegno sociale, un titolo che esprime due concetti opposti ma complementari: la rivoluzione, piena di forza e di energia declinata ed il battito di ciglia, atto delicato e spontaneo. Una desiderata rivoluzione gentile intenta a cambiare il mondo nel segno del rispetto e della tutela dell’ambiente, del pianeta, delle differenti culture e dei diritti delle persone e di tutte le specie viventi.
Sarà una serata dedicata alla musica supportata anche dalla collaborazione della Pro Loco di Arquata Scrivia che si occuperà della distribuzione di cibo e bevande.
Il concerto si terrà all’esterno ma in caso di mal tempo verrà spostato nella sala interna del teatro della Juta, in conformità alle norme anti Covid-19 previste dalla legge, essendo i posti limitati verrà data la priorità alle prime cinquanta prenotazioni.
telefono: 345-0604219
email: [email protected]
Lo spettacolo fa parte del progetto “Ri-generazioni Artistiche” organizzato dall’associazione culturale Commedia Community e dal collettivo Officine Gorilla e selezionato dal bando “Corto Circuito 2020” di Piemonte dal Vivo con il contributo di Fondazione CRT e Regione Piemonte. In collaborazione con la Pro Loco arquatese e i comuni di Arquata Scrivia e Gavi.
Gli Yo Yo Mundi hanno all’attivo una quindicina di album, l’ultimo pubblicato “Evidenti tracce di felicità” è arrivato nella cinquina finale del Premio Tenco per la categoria Album dell’anno, il nuovo album si intitola “La rivoluzione del battito di ciglia” e segna una svolta sia nello stile, sia nella poetica. La loro musica, fin dagli esordi, era colorata, sghemba e piena di energia, fanno “musica selvatica”, come disse un giorno di loro Paolo Conte – , gli Yoyo sono stati uno dei primi gruppi italiani a utilizzare la fisarmonica al posto della seconda chitarra nel combo rock (ma anche il basso acustico), creando così sonorità originali che via, via si sono trasformate, mantenendo la caratteristica vena folky, ma aprendosi a sempre nuove sonorità e sperimentazioni che brillano sia nei loro dischi e sia nei tanti progetti artistici che li vedono ideatori e protagonisti. Oltre a alle musiche per numerosi spettacoli teatrali, colonne sonore per documentari hanno realizzato sonorizzazioni e rimusicazioni di diversi film muti in collaborazione con le più importanti cineteche e i festival dedicati.